Se tre indizi fanno una prova, sei sostituzioni sono una prova schiacciante: che cosa sta succedendo a Marek Hamsik? Il fuoriclasse slovacco sembra un lontano parente del giocatore devastante che solo la scorsa stagione ha collezionato 15 gol e 14 assist, contribuendo in maniera decisiva al 3°posto in campionato e alla cavalcata degli azzurri in Champions, terminata agli ottavi contro i futuri campioni del Real Madrid, e segnata da gol decisivi come questo col Benfica...

L'ELOGIO DI SARRI - 6 sostituzioni in 6 partite, dicevamo, con una media di 60 minuti a gara. Un ruolino di marcia che inizia a diventare preoccupante, specie per un giocatore che lo stesso Sarri nella conferenza stampa pre-Shakhtar ha definito insostituibile: "Marek ha una capacità di giocare tra le linee che non ha nessuno dei nostri centrocampisti. Per questo esce tutte le partite, è l'unico modo che ho per farlo riposare ed averlo sempre a disposizione". Poi il passaggio chiave: "Quando un fuoriclasse ha un momento poco brillante io lo faccio giocare e lo supporto ancora di più, solo così mi potrà dare il 101%"
CONDIZIONE FISICA - E allora eccoci di fronte, forse, alla vera radice del problema: la condizione atletica. Hamsik non è mai partito a razzo in nessuna delle sue stagioni in maglia azzurra, raggiungendo il suo picco di forma soltanto in autunno tra ottobre e novembre, per poi proseguire spedito nell'arco della stagione. Quest'anno, poi, c'è un'altra variabile da considerare: la preparazione anticipata causa preliminari di Champions col Nizza. L'impegno europeo ha pesato non poco su questo avvio di stagione, senza contare che Marek è stato impegnato anche durante la pausa con la sua Slovacchia, giocando ben 87 minuti con la Slovenia e 79' nella sconfitta 1-2 in casa dell'Inghilterra.
TRA PRESENTE E RECORD - Di fronte a queste considerazioni, e con ancora negli occhi le prestazioni deludenti offerte con Atalanta, Bologna e soprattutto Shakhtar la domanda sorge spontanea: meglio tenere Marek a riposo, oppure lasciarlo in campo a macinare minuti nella gambe? Difficile dare una risposta, che sarebbe comunque parziale visto che soltanto Maurizio Sarri è in grado di decidere dell'impiego o meno di un calciatore, valutando il suo stato di forma durante l'arco della settimana. I fatti ci dicono che il Napoli da qui alla prossima pausa di ottobre affronterà nell'ordine Benevento, Lazio (fuori), Spal (fuori), Feyenoord e Cagliari, con partite praticamente ogni tre giorni. Considerata l'importanza della trasferta di Roma e dell'impegno europeo con gli olandesi, non mi stupirei se Hamsik dovesse riposare per intero in una tra Benevento e Spal, per arrivare carico e riposato alle gare successive che valgono già una buona fetta di stagione. Un riposo fisiologico e concordato, con in mente sempre quel primato di gol in azzurro che per ora appartiene ancora a Maradona con 115 reti. Marek è a meno 2 con 113 reti e il record è pronto a cadere: resta solo da decidere il quando.