Di Fabio Groberio

 

 

 

 

Prima di iniziare va fatta una piccola e doverosa premessa.

Chi vi scrive è quanto di più lontano esiste da un tifoso della Juventus ma è da sempre un grande sostenitore di tutte, e sottolineo tutte, le squadre italiane impegnate in Europa. Questo inutile blog per tanto non vuole essere una gufata ma solamente una semplice considerazione che mi è venuta in mente sulla gara di questa sera.

 

 

Era il 15 luglio scorso quando, come un fulmine a ciel sereno e a ritiro appena iniziato, un lampadatissimo Antonio Conte annunciava di aver rescisso consensualmente il suo contratto con la Juventus. "Ho maturato delle percezioni e delle sensazioni che mi hanno portato a questa decisione. Diciamo che vincere è difficile" furono le sue parole ufficiali mentre per i bene informati le motivazioni reali andavano cercate nelle divergenze sul mercato (allora si parlava di cessione di Vidal allo United) e nel fatto che secondo l'attuale ct dell'Italia il gruppo bianconero aveva esaurito le motivazioni. Fatto sta che l'ex capitano aveva ereditato una Juventus reduce da due settimi posti e l'aveva portata a vincere tre scudetti consecutivi.

 

 

Stupore e sconforto tra i tifosi bianconeri. Sentimenti che si trasformarono in rabbia e delusione il giorno dopo quando la dirigenza annunciava l'ex Milan Massimiliano Allegri come nuovo allenatore, il grande sconfitto della prima stagione contiana. Oltre cento ultrà si erano dati appuntamento prima della conferenza stampa di presentazione del tecnico per una contestazione con cori e striscioni durata fino alla sera quando una delegazione di 5 tifosi con molta insistenza ha chiesto e ottenuto un confronto di qualche minuto con i vertici della Vecchia Signora.

Allegri era da pochi minuti il nuovo mister della Juventus ed era già diventato il bersaglio di tutti i tifosi d'Italia. Di quelli bianconeri che proprio non lo volevano e di quelli delle altre squadre che vedevano finalmente riaprirsi la lotta Scudetto tanto che la Roma, che ne frattempo stava per soffiare al club di Torino il talento di Iturbe, era dai più considerata come l'assoluta favorita per la vittoria finale.

 

 

Oggi, esattamente otto mesi dopo tutto è cambiato. Allegri ha convinto anche il tifoso più scettico.

Tutti i giocatori ne parlano bene e sono entusiasti dei suoi modi più pacati e del suo calcio meno aggressivo ma più votato al bel gioco e all'esaltazione della tecnica individuale del singolo. La squadra in campionato non sta mantenendo la straordinaria media della passata stagione ma è comunque saldamente in testa e ha una mano e mezza sul quarto Scudetto di fila e in più è arrivata la finale che manca da tre anni mentre la vittoria da ben venti e i quarti di finale di Champions League già di per se un netto miglioramento visto l'eliminazione ai gironi dell'anno scorso. Il sorteggio sulla carta agevole lascia una bella porta aperta sulla semifinale della massima competizione europea che manca ormai dal lontano 2003 e, volendo forse prematuramente sognare, intatte quelle di uno storico Triplete (per dirla all'interista) mai raggiunto nella storia del club più titolato in Italia.

 

 

Ecco il punto: e se per assurdo fosse questo sorteggio sulla carta agevole la vera e unica sfortuna di Allegri in questa stagione?

 

 

Mi spiego meglio. Come abbiamo visto il tecnico livornese partito tra i fischi e arrivato in punta di piedi è ora grazie ai suoi risultati acclamato da tutto lo Stadium, ma se venisse eliminato sul più bello da una squadra nettamente inferiore sarebbe ancora così? A quel punto quale sentimento prevarrebbe? La gioia per essere tornati nel G8 d'Europa o la delusione per essere stati eliminati sul più bello?

Per assurdo per il mister sarebbe stato più comodo un doppio confronto con le corazzate Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco, niente da perdere, tutto da guadagnare. Con un'eliminazione, magari giocandosela, sarebbe stato elogiato e con un passaggio del turno osannato.

Ora deve superare l'ostacolo Monaco da favorito, come verrebbe vista una eventuale e inaspettata debacle? 

 

 

Voi cosa ne pensate?

Detto questo, ovviamente, da persona tutt'altro che tifosa della Juventus ma sostenitrice di qualsiasi italiana impegnata in Europa mi auguro che i bianconeri riescano a passare il turno, che Allegri aggiunga ai suoi meriti evidenti anche quello della fortuna  per un sorteggio abbordabile e che questo inutile blog possa finire nel dimenticatoio.

 

 

Buona partita, juventini e non.