La cerimonia del Pallone d'oro 2015, tenutasi recentemente in Svizzera, a Zurigo, e che ha visto trionfare il blaugrana Leo Messi, ha portato alla ribalta una tematica forse frivola, ma sicuramente di forte interesse, sia a livello nazionale che internazionale:
Parliamo della stravaganza, o a dir meglio, l'irriverenza dei Campioni del calcio moderno (anche se esempi del passato non mancano) nell'abbigliamento, a dir poco estroverso che, fuori dal campo, mostrano ai fotografi, abili nell'immortalarli in look che pochi comuni mortali potrebbero permettersi, ma che agli strapagati calciatori, è spesso permesso.
Sembra quasi una "licenza" particolare concessargli nel vestirsi, quella che il bianconero Paul Pogba ha voluto sfoggiare alla cerimonia del Pallone d'oro, onorata al meglio con questa giacca nera con decorazioni dorate, fortemente abbinata alla capigliatura e gentilmente prestatagli dal Boss delle Cerimonie, che sembra, calcisticamente parlando, ricordare un pò i colori della squadra tedesca del Borussia Dortmund. La frase, poi, giustificatrice, del "E' stata lei che ha scelto me" è solo la ciliegina sulla torta di una figura che ha oscurato, in termini mediatici, anche, il vincitore del Pallone d'oro.
Parlavamo, appunto di Lionel Messi, pentacampione di questo trofeo che, in passato, non è stato certamente un esempio di "haute couture", presentandosi, nella medesima occasione di qualche anno fa, con una giacca a pois (con papillon in coordinato) che, seppur griffata Dolce e Gabbana, sembra ricordare fortemente la maglia del leader degli scalatori nel Tour de France (anche se pare sia stata ispirata ad un compelto indossato, a suo tempo, dal connazionale Maradona, pertanto, come parziale giustificazione, ci può stare).
Rimanendo in Spagna, però, il re incontrastato della Catalogna è sicuramente Dani Alves, che ci ha abituato a look stravaganti anche in occasioni semplici quali gli allenamenti quotidiani al Camp Nou. Dopo mocassini e giacca arancione "stabilo boss", pantaloni scozzesi indossati insieme ad una giacca in doppio petto e pantaloni a trequarti sportivissimi abbinati ad un frac ed un papillon che per eleganza fanno vergognare James Bond, qui lo vediamo con una mise psichedelica che, a luci soffuse, brilla più delle disco ball anni '80.
Esempi di stile, in Italia, non mancano, oltre a Pogba, come non menzionare il rossonero Balotelli (foto di di copertina per l'azzurro), che nel vestire ha un gusto misto tra il tamarro ed il rapper di provincia, e che al Milan trova grande compagnia in quel calcaitore così discreto e timido chiamato Kavin Prince Boateng (nome che è tutto in programma, come definito in un'articolo analogo da quei campioni di ironia degli editori di Calciatori Brutti), che sfoggia occhiali da nerd (che al fianco della Satta non dovrebbero proprio servire), mostrine da aviatore su giacca in stile Matrix e stivali bianchi ottimi per mimetizzare i piedi sulla neve.