La redazione di Canale Milan, nel pomeriggio di un venerdì caldissimo per una voce di mercato che coinvolge uno dei giocatori probabilmente più amati (oltre che indubbiamente più di valore) dell'attuale rosa rossonera, ha chiesto sui social ai suoi lettori un parere, se la voce fosse confermata: El Shaarawy via per Ciro Immobile, ci stareste?
La stragrande maggioranza dei tifosi ha risposto con un secco monosillabo: no. E non eravamo del tutto impreparati alla reazione così lapidaria, non soltanto per un attaccamento ed un'affettività ahinoi drammaticamente fuorimoda, e così obsoleti da suonare maldestri: perché ormai, al Milan, si fa fatica ad affezionarsi a chiunque. Si ha paura di affezionarsi a chiunque. Nessuno è intoccabile, il tifoso ormai lo sa.
Quindi non è tanto questo: il no del popolo rossonero è squisitamente tecnico. Lo scambio non ci sta. Le obiezioni, le perplessità, sono soprattutto tattiche: come si fa a pensare ad una svolta così drastica, laddove non è chiaro che schema adottare (e La Florio, agente del Faraone, non ha mancato di sottolinearlo, nell'ultimo mese), laddove convinzioni tattiche vengono sconfessate dal mercato (vedi Torres) e viceversa (Torres in panchina per un falso nueve sperimentato un po' per strada).
Insomma, la voce dei tifosi è più o meno scandita chiaramente. El Shaarawy per Immobile: perchè, in questo Milan in cui non si sa ancora se è il cane che morde la coda o la coda che morde il cane, dovrebbe rappresentare un bene?