Titolo chiaro e lapidario. L'arrivo di Cassano ha, in qualche modo, rimescolato le gerarchie di un attacco fluido ed incisivo. Già la partita con la Roma ha fatto capire che, tra Sneijder e Milito, deve giocare Palacio.
Partiamo da Wesley Sneijder, giocatore da cui l'Inter non può prescindere. Il talento olandese, che agisce sulla trequarti nel 4-3-1-2 (o 4-3-2-1) ha bisogno di spazio e libertà di giocata. Cosa vuol dire? Vuol dire che l'olandese deve essere il fulcro della manovra offensiva, tassello indispensabile da cui devono passare tutti, o quasi, i palloni destinati ad offendere l'avversario. Con Stramaccioni ha infatti ritrovato la brillantezza e la velocità di pensiero capaci di fare la differenza. Un giocatore nuovo che però ha bisogno di essere sciolto dalle briglie tattiche.
Milito è unico. Non nel mondo (quello lo era) ma nell'Inter di oggi. Unico giocatore in grado di reggere il reparto offensivo da solo ed unico interprete del ruolo di prima punta. Sponde, assist e senso del gol ne fanno poi un giocatore quasi completo e perfettamente incastonato nello stile di Sneijder. Meccanismi assodati da qualche anno e che ora attendono solo nuove bocche da fuoco.
Poi ci sono Cassano e Palacio. Due giocatori talentuosi ma con caratteristiche diverse. L'italiano è più una seconda punta con l'essenza del trequartista, testa rivolta all'assist più che alla segnatura. L'argentino è invece un giocatore estremamente intelligente dal punto di vista tattico. Abile nel coprire ma anche nel segnare quando gli si para davanti l'occasione giusta. Il pre-campionato lo ha messo in mostra con una luce positiva, riflessa dalla compatibilità con Sneijder e Milito.
L'ex Milan, dopo la buona prova con il modestissimo Pescara, ha rivelato la sua natura. Impacciato nei movimenti (causa forma ancora lontana) ha arretrato molto il suo raggio d'azione, pestando i piedi a Sneijder ed abbandonando Milito tutto solo nelle lande presidiate romaniste.
Detta in tutta onestà, al momento l'ideale, tra i due, è Palacio. Sia perchè garantisce un lauto bottino di reti sia perchè chi deve agire sulla trequarti ha già nome e cognome.
Al momento, per il "Bene,bene" dell'Inter è giusto dare spazio a Palacio più che a Cassano che, detta a modo suo, presenta più fumo che arrosto.
Pietro Turchi