Mercoledi gli azzurri giocano contro l'Inghilterra, nel remake di quella che probabilmente è stata, sotto il punto di vista della purezza ed intensità di gioco, la nostra migliore partita ai recenti Europei di Polonia e Ucraina.

 

Prandelli, da buon lupo di mare, ha preferito risparmiare i tanti nomi noti inequivocabilmente impegnati nei cosiddetti top-club, ed ha deciso dar spazio a tanti, tantissimi dei ragazzi che, molto probabilmente, vedremo ai Mondiali brasiliani del 2014, e che - stante l'attenta futuribilità delle scelte del nostro CT - saranno l'ossatura azzurra dei prossimi anni.

 

A Rio, tra due anni, molti degli eroi dello scorso giugno potrebbero non esserci: la trentina è dietro l'angolo, e nonostante rappresentino dei punti cardine per la nostra Nazionale, per motivi tecnici o fisici la necessità di vagliare delle alternative sin da ora è più che concreta.    

Ai Mondiali, capitan Buffon di anni ne avrà 36; Pirlo 35, Barzagli 33, Maggio 32, Diamanti 31, De Rossi 31, Cassano 32, Balzaretti 33, Thiago Motta 32, Di Natale addirittura 37.

E se nessuno di loro dovesse esserci, all'appuntamento più atteso?

 

Senza voler nulla togliere a chi, dei nostri senatori, continuerà a difendere il tricolore con la stessa intensità con la quale ha ben figurato agli Europei, il gioco della 'Nazionale che verrà' resta piacevole e scanzonato, e soprattutto interessa soprattutto a chi, come noi, è fortemente convinto che le promesse italiane di oggi saranno, già tra due anni, le certezze calcistiche che anche a Rio ci faranno sognare. Ed allora, basandoci sulle prime convocazioni di Prandelli del post Polonia & Ucraina, partiamo col giochino delle infografiche, e scopriamo cosa ne verrebbe fuori.

 

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Degli eroi attuali abbiamo volutamente lasciato i soli Chiellini (che a Rio di anni ne avrà 30, e considerato che ad oggi su quella fascia è difficile trovare giovani promettenti e futuribili), Marchisio (classe '86) e Balotelli (classe '90). Dentro, tanti dei ne-convocati, da Poli a De Sciglio, da Verratti a Ogbonna, Sirigu e Destro (in qualche misura, già azzurri), dal rossonero El Shaarawy al compagno di club Acerbi. Che ne dite?  

 

Alfredo De Vuono