La Salernitana è viva e lo sta dimostrando partita dopo partita, anche al cospetto di corazzate come nell'ultimo turno di campionato, sul campo della Roma di Mourinho.

Grande merito all'allenatore Davide Nicola, che da quando è arrivato sulla panchina della Salernitana, ha cambiato profondamente la formazione campana, e la missione salvezza sebbene complicata non è impossibile.

Il tecnico ha nel registro dei moduli di riferimento come il 4-2-3-1 e il 4-3-3, senza tralasciare l’opzione di un classico 4-4-2 per coprirsi maggiormente.

La svolta con Nicola in panchina, è quella di notare una squara costantemente propositiva, con giocatori offensivi ed una vocazione nel proporsi verso la metà campo avversraia.

L'organizzazione di gioco di Nicola

Un salto di qualità rispetto alle gestioni precedenti di Castori e Colantuono che si sono avvicendate sulla panchina, un dato di fatto che è sotto gli occhi.

L’attacco della Salernitana vede un riferimento centrale strutturato (l'arieteDjuric), da cercare in maniera diretta sia a terra che nel gioco aereo, e giocatori tecnici che si muovono attorno a lui (Verdi, Bonazzoli, Ribery).

Un ruolo fondamentale lo riveste anche la spinta dei terzini sulle fasce, come il lavoro di recupero dei mediani (Coulibaly ed Ederson); un occhio vigile alle sostituzioni perché il tecnico ha opzioni tra cui scegliere, e non sono affatto da sottovalutare.

Uomini di esperienza in organico, come Federico Fazio, ripescato dal dimenticatoio nel mercato di gennaio, il nuovo leader della retroguardia campana.

Il gigante difensivo non sembra aver perso lo smalto e non ha paura di difendere in avanti, in maniera aggressiva.

 

Gli uomini su cui puntare in ottica Fantacalcio 

Sulla corsia destra Pasquale Mazzocchi, anche lui arrivato a gennaio, porta propensione offensiva, ha già realizzato assist ed è tra i più propositivi per quanto concerne i cross.

A centrocampo il giovane Ederson, classe 1999 è duttile, uno che unisce qualità e quantità; si sa disimpegnare da mediano a due, da interno a tre e anche in fascia per un modulo più alternativo.

Grigoris Kastanos è un vero jolly che può giocare da interno, trequartista o esterno alto, portando sempre qualità: da evidenziare per occasioni da gol e per passaggi ai compagni di squadra.

Simone Verdi a Salerno si sta ritrovando ed ha portato imprevedibilità alla fase offensiva col suo movimento, i suoi spunti (grande dribbling, cross ed è secondo per passaggi chiave) e l’abilità sui calci da fermo (ben due gol all’esordio).

Milan Djuric è l’indispensabile ariete di sfondamento anche per mister Nicola; prezioso per le sponde grazie ai suoi 2 metri di altezza, micidiale nei colpi di testa, è il migliore per quel che riguarda gli assist.

Obi può diventare la sorpresa, una carta da giocare che mister Nicola ha rispolverato e che può dare un contributo importante alla causa salernitana, in questo finale di stagione.