Eterno ragazzino, è vero, ed anche esteticamente dimostra meno anni di quelli che ha (ovvero 34, essendo nato nel 1979), ma è al Top del calcio italiano ed internazionale da più di un decennio, anzi dall'arrivo al Milan (squadra con cui ha vinto tutto) sono passati dodici anni, mentre dall'anno del primo successo internazionale ne son passati 13 (il 2000 con la vittoria dell'Europeo Under 21, competizione nella quale è stato anche miglior marcatore e miglior giocatore), quindi è d'obbligo chiederci: "Quanti altri anni ha nelle gambe Andrea Pirlo?"

Insomma dopo aver vinto un Campionato di B con il Brescia, 2 Scudetti, 1 Coppa Italia, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee ed 1 Mondiale per Club con i rossoneri e, non dimentichiamolo, un Campionato del Mondo da protagonista, con gli azzurri, molti lo davano per finito, ed infatti il Milan lo ha lasciato libero, quasi convinto (e non a torto, visti i successi) che Andrea avesse dato già tutto quello che c'era da dare, e che si sentisse appagato di quanto raggiunto. Ed invece il regista ti disputa una Stagione che non ti aspetti con i colori bianconeri ed a suon di assist, reti ed ottime prestazione contribuisce, e non poco al ritorno alla vittoria della Juventus, che mancava da anni nell'Olimpo del calcio italiano. A questo punto la domanda sorge spontanea? Realmente Pirlo quanti anni ha? Quanti altri anni può restare al top della condizione e contribuire pienamente alle prestazioni della sua squadra?

Precisiamo comunque, che non è certo sbagliato cercare il vice Pirlo, in qualsiasi squadra quest'ultimo giochi, dato che a 34 anni, sicuramente un ricambio il buon Andrea può, anzi deve, averlo; ma il centrocampista ha dimostrato che con le giuste motivazioni sà tirare fuori dal suo cilindro colpi ed assist che neanche il fiato di un ragazzino al top della forma  possono compensare. Ed inoltre ha fatto rimpiangere molti dei quali, dopo una stagione (l'ultima rossonera) in cui ha giocato pochissimo rispetto al solito, per via di vari infortuni muscolari, lo davan per finito, facendo vedere che, quando risulta colpito nell'orgoglio, riesce a dare il meglio di se stesso e forse anche più di quello che ha nelle gambe.

Insomma, come dicevamo, eterno, caparbio, ragazzino, che forse ha voglia di togliersi ancora qualche sassolino dalle scarpe (anzi, dagli scarpini), prima di appenderli definitivamente al chiodo (chessò, ad esempio vincere la Champions League con un'altra maglia?).

E.C.