di Luca Tonazzini

 

Nell’estate del 2012 la Juventus siglò un doppio affare con l’Udinese, dal Friuli arrivarono a Torino con la formula del prestito con diritto di riscatto i jolly Asamoah ed Isla.

 

In molti storsero il naso per l’acquisto del ghanese e del cileno, soprattutto perché l’africano non convinceva a pieno rispetto alla cifra sborsata per ottenere il suo cartellino. Con l’inizio del campionato le cose si rivelarono ben diverse: nonostante qualche perplessità iniziale Asamoah riuscì ad inserirsi nei meccanismi bianconeri fino a ritagliarsi un ruolo da titolare come esterno a tutto campo nel 3-5-2 di Antonio Conte.

 

Decisamente diverso il discorso legato a Mauricio Isla; il cileno era l’acquisto più celebrato ed invidiato tra i due, tuttavia già dalle prime apparizioni con la maglia della Vecchia Signora si intuiva che il salto dall’Udinese alla Juventus era stato troppo grande e che l’ambientamento nella nuova realtà non fosse così semplice per un ragazzo introverso come Isla. Nella seconda stagione con la Juventus la situazione sembra migliorare un po‘, il cileno termina l’anno con 27 presenze totali e qualche buona prestazione, tutto questo non basta però ad assicurargli un’altra stagione all’ombra della Mole, nonostante il riscatto definitivo da parte della dirigenza bianconera il buon Mauricio si trasferisce in prestito al Queens Park Ranger.

 

Il mistero di Isla si infittisce se allarghiamo l’analisi delle sue prestazioni alla sfera della sua Nazionale. Con la maglia del Cile l’esterno si trasforma, regalando partite di ottimo livello in cui riesce spesso ad essere incisivo come ai tempi dell’Udinese. L’ultima, forse più evidente, dimostrazione di ciò si ha guardando l’ultima edizione della Copa America: Isla protagonista in positivo di tutte le partite del Cile, con la ciliegina del gol decisivo nella sfida contro l’Uruguay.

 

Il prossimo passo della carriera di Isla sarà il ritorno alla Juventus e l’opinione del pubblico bianconero si è già divisa su quale dovrebbe essere il futuro dell’esterno cileno: da una parte chi vuole concedergli un’altra chances sotto la guida di Allegri, dall’altra chi invece vorrebbe monetizzare le sue buone prestazioni in Copa America cedendolo all’estero. La soluzione più probabile attualmente è la giusta via di mezzo, Isla verrà convocato per il ritiro della Juventus dove verrà valutato da mister Allegri, se l’esterno convincerà il tecnico bianconero allora si andrebbe verso la permanenza a Torino, in caso contrario è probabile la cessione verso Germania o Spagna.

 

L’unica certezza che si ha su Isla è invece un’altra, la sua innata capacità di dividere l’opinione del folkloristico pubblico italiano, qualsiasi cosa gli succeda.