"Cambieranno i giocatori, il presidente, l'allenator,. ma il Verona resterà per sempre nel cuor"
Mai come in questo momento questo coro storico della Curva Sud dell'Hellas Verona torna d'attualità, la squadra dopo anni di gioie e successi sta andando male, gioca male, non vince da otto gare (3 pareggi e 5 sconfitte) ed è piombata in piena bagarre salvezza a soli 3 punti dal Cagliari terz'ultimo. Ovvio che in questo periodo siano tutti sotto esame, giocatori, società e allenatore.
Prima di analizzare punto per punto quelle che dal mio punto di vista sono le colpe e le cose che non vanno dei tre componenti principali della struttura gialloblu va fatta una doverosa premessa: si vi aspettate un blog iper pessimista e disfattista dove i giocatori non sono degni della maglia che indossano, l'allenatore è diventato di colpo un brocco e va esonerato subito, Setti dovrebbe starsene nella sua Capri, Sogliano pensa già al Milan e via dicendo avete sbagliato pezzo, smettete pure di leggere. La situazione è grave come è stata grave, gravissima in altre mille occasioni nella storia gialloblu, questa quindi non è la prima volta e non sarà sicuramente l'unica, anzi, onestamente in questa occasione sono molto più fiducioso rispetto a quelle del passato.
Detto ciò, è innegabile che delle colpe ci sono, proviamo ora ad analizzare quali sono, di chi e in quale misura:
I GIOCATORI: Dov'è finito lo spirito Hellas? Quello che ogni volta che si prendeva un gol portava ad avere una reazione d'orgoglio incredibile? Quella reazione che a volte portava alla vittorie e altre non portava ai punti ma semplicemente agli applausi convinti del pubblico che vedeva i propri beniamini sputar sangue. Quest'anno questo carattere non si sta vedendo, eccezion fatta per la vecchia guardia e pochi altri. Prima ancora di parlare dei limiti tecnici e dei tanti infortuni (ah, quanto ci servirebbero Obbadi e Sala..) è la mentalità che deve cambiare. L'anno scorso dopo un gol fatto l'obiettivo era farne un altro, quest'anno è quello di difendere la rete in dieci nell'area di rigore. C'è chi dice che la rosa è semplicemente inadeguata ma, chi dice questo ha visto per caso le formazioni di Empoli e altre squadre non superiori sul piano dei nomi ma sicuramente con un gioco ed una grinta diverse?
L'ALLENATORE: Mandorlini, l'allenatore che ci ha presi nei bassifondi della Lega Pro e ci ha portati a giocarci da neopromossi l'Europa fino all'ultima giornata probabilmente non era il nuovo Mourinho prima ma non è neanche l'ultimo degli sprovveduti oggi, per quanto mi riguarda il suo credito qua a Verona è ancora abbondante. E' evidente comunque che la sua testardaggine, che nei momenti d'oro lo fanno condottiero gialloblu oggi è un limite. Perchè insistere sempre sugli stessi uomini? Perchè Tachtsidis sempre e comunque? Perchè puntualmente la squadra appena si ritrova in vantaggio arretra il baricentro fino al limite dell'area? Perchè sempre Nenè e non Saviola? Perchè l'argentino e altri giocatori non hanno mai avuto una vera chance? Sicuro mister che la gestione della rosa sia stata la migliore? Lampante in questo caso è l'esempio di Rodriguez, mai utilizzato per far posto ai negativi Marquez e Marques e migliore della retroguardia nelle ultime due gare, le uniche che ha disputato. E' finito un ciclo? I giocatori non lo seguono più? Può essere, a me non sembra ma se fosse così dispiace dirlo ma anche il più grande allenatore della storia del Verona dopo Bagnoli, il simbolo della nostra rinascita, va cambiato. Basti guardare l'esempio del Chievo, Corini era per loro un pezzo di storia altrettanto grande eppure sotto il vessillo del "risultato prima di tutto" è stato cambiato e la squadra sotto Maran ha svoltato. Se invece, come credo e spero, la squadra è con il tecnico allora l'ambiente deve compattarsi attorno al mister e dimostrarlo sul campo, non a parole che oggi non servono.
LA SOCIETA': Anche per Setti e Sogliano vale lo stesso discorso fatto per Mandorlini, hanno sicuramente fatto degli errori ma il loro saldo qua a Verona è ancora ampiamente in attivo. Anche perchè, e cosa non da poco visto gli anni di Pastorello e Cannella, gli errori fatti sono tutti in buona fede e commessi in operazioni nate per il bene dei colori gialloblu. Per quanto riguarda il Presidente gli si può appuntare solo una cosa, oltre a quella di essere un pò lontano dai tifosi (ma questo è un argomento a parte), ossia di aver speso solo una piccola parte dei soldi incassati dalle cessioni anche se probabilmente l'ha fatto perchè riteneva la rosa già competitiva. A gennaio la sua prova del nove. Ecco, se la rosa era ritenuta competitiva e poi all'esame del campo così non si è dimostrata le colpe sono del direttore sportivo, quel Sean Sogliano considerato dai più uno dei migliori ds d'Italia. In queste sue tre stagioni all'Hellas sono stati parecchi i suoi colpi da 10 in pagella come Iturbe e Romulo o Cacia in B, ma sono stati tantissimi anche gli acquisti da matita rossa, elementi dal pedigree importanti (Bojinov, Mihaylov, Saviola, ..) che non hanno reso secondo il loro blasone o sconosciuti che sono arrivati e ripartiti ancora prima che potessimo impararne il nome (Jogan, Verdun, Martinovic, Kiakis, ..). Non è questo il problema, chi lavora sbaglia e può sbagliare, l'importante è saper poi correggere gli errori. Sono tre appunti sull'ultima campagna acquisti, perchè comprare Luna come terzo terzino sinistro quando siamo scoperti a destra? Possibile che in giro non ci siano né giovani né tantomeno italiani degni di vestire la nostra maglia? E soprattutto, se il mister nel suo 4-3-3 aveva bisogno dell'ala veloce e agile, il nuovo Iturbe per capirci, perchè è arrivato Saviola che ricopre un ruolo dove abbiamo già due esperti come Toni e Nenè?
In sintesi è inutile nascondersi dietro ad un dito, la situazione è brutta e le colpe ci sono e sono belle evidenti. Il mio personalissimo e modestissimo consiglio è quello di farci tutti un bagno d'umiltà (in estate chi parlava di salvezza tranquilli era considerato un pessimista..) e compattiamoci tutti attorno ai giocatori, sia quelli che hanno già dato tanto alla maglia che quelli che ancora devono dimostrare il loro valore, al mister che deve essere meno testardo e tornare il guerriero che a Verona conosciamo e alla società che deve investire, e bene, nel mercato di gennaio per rinforzare la rosa. Noi tifosi poi pensiamo a fare il nostro lavoro e vedrete che ne usciremo anche stavolta.
Che in fondo in fondo non è certo la situazione più nera che ci è capitata in questi anni e soprattutto è quella in cui io sono più fiducioso.
Fabio Groberio