38 milioni. Questa la cifra che il Milan ha investito su Andrè Silva, attaccante portoghese lo scorso anno in forza al Porto. Una somma che per molti ha fatto rima con “attaccante titolare” e, di conseguenza, con “possibile bomber da fantacalcio”, ma che, in questi primi mesi, ha principalmente destabilizzato i suoi fantapossessori.

Le sistematiche insufficienze di Bacca non sono stati d’insegnamento e, al contrario, vi hanno spinto fortemente verso la rosa del Milan alla ricerca di un attaccante fantacalcisticamente prolifico. I 38 milioni spesi per Andrè Silva sono stati il primo richiamo: “se i rossoneri hanno investito tanto, probabilmente sarà titolare”. Ragionamento naturale, soprattutto se affiancato alla tecnica e alle potenzialità del ragazzo.

“Teniamolo d’occhio”, si sussurrano vicendevolmente i fantallenatori incalliti e i curiosi tifosi rossoneri. La fortuna è di poter vedere all’opera il Milan in gare ufficiali prima dell’inizio della stagione fantacalcistica e così fari puntati sugli scialbi preliminari d’Europa League. I 40 minuti scarsi contro il Craiova sono solamente calcio di luglio per Andrè Silva e non possono costruire un’idea azzeccata sul suo possibile rendimento. Diverso è il discorso Shkendija, a ridosso della prima giornata di Serie A. Il Milan travolge i macedoni 6-0 e l’attaccante sigla una doppietta.

Andè Silva e Montella (Getty Images)

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Le doti del ragazzo non sono in discussione e l’impressione è che possa essere decisivo anche in zona gol. L’esplosione di Cutrone e l’arrivo di Kalinic ne mitigano il prezzo fantacalcistico, che risente pure dell’idea di 4-3-3 di Montella che prevede una sola punta centrale. Qualche incognita, unita a buone sensazioni, vi portano ad acquistare l’ex Porto, magari ad un prezzo simile a quello di un attaccante di terza fascia. L’investimento vi convince.

Meno convincenti sono invece le scelte di Montella, che abbandona il 4-3-3 e vira deciso sul 3-5-2 con l’adattamento di Suso a seconda punta, quasi a voler spezzare ogni vostra fantasia su Andrè Silva titolare. Titolarità che nel frattempo gli viene concessa in Europa League e da Fernando Santos nel Portogallo, che punta forte su di lui per raggiungere Russia 2018. In Europa League migliora i numeri del preliminare, con una tripletta all’Austria Vienna ed una marcatura contro l’HNK Rijeka. In nazionale segna contro l’Ungheria il gol decisivo, dimostrando una buona affidabilità sotto rete.
Per un fantallenatore non c’è niente di peggio che vedere un proprio giocatore segnare in competizioni diverse dal campionato.  

Esclusa la simpatia che nutrite verso il ragazzo, a voi, fantapossessori di Andrè Silva, interessano i +3. Bonus che in campionato non arrivano; colpa di quattro panchine e di una sola gara da titolare, quella contro la Spal. Montella, messo alle strette, lo lancia titolare contro la Roma: il gol non arriva, ma la prestazione è convincente. Con il campionato fermo, riprende da dove aveva finito con il Portogallo, segnando nelle sfide cruciali contro Andorra e Svizzera e consegnano il pass mondiale ai suoi.

L’agonia dei possessori di Andre Silva è arrivata al culmine. La consapevolezza di aver per le mani un potenziale crack offensivo è logorante e al tempo stesso entusiasmante. Bramate il suo gol più di ogni altra cosa e, in fin dei conti, avete ragione. Il derby sarà un altro banco di prova e con Suso bocciato come seconda punta e Kalinic in dubbio, ecco che potrebbe arrivare l’occasione per esultare al primo +3 stagionale, sperando che poi, come in Europa e in Nazionale, l'ex Porto non si fermi più.