Parola d'ordine: sempre controcorrente..
Controcorrente a fine novembre quando Galliani aveva praticamente detto addio al Milan e mentre tutti celebravano la sua bacheca e i suoi colpi io ho ricordato i suoi flop.
Controcorrente, ancora di più, oggi quando è da pochi giorni arrivata l'ufficialità dell'addio di Branca all'Inter, tutti ricordano i suoi flop.. Io ricordo i suoi migliori acquisti.
 



Marco Branca dopo le due stagioni da giocatore dell'Inter, memorabile la prima terminata con 24 presenze e 17 gol, è entrato in società nel 2002 come capo degli osservatore per poi venir promosso, nella stagione seguente, responsabile dell'area tecnica, coadiuvato da Lele Oriali. Nonostante qualche errorino qua e la e qualche difetto di comunicazione con la società -vedi il famoso "Zaccheroni resta" salvo poi aggiungere dopo che il giornalista gli fece notare "guardi che la società ha annunciato Mancini due ore fa" "ah si!? Ora mi informo"- il buon direttore dal 2005 al 2011 è riuscito a riempire la bacheca nerazzurra con ben 5 Scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe italiane, una Champions League ed un Mondiale per club.
Ovviamente non sapremo mai dove finiscono i suo meriti e dove iniziano quelli del tecnico (che comunque qualcuno ha portato..), del Presidente o di Lele Oriali suo braccio destro per i primi anni, noi ci limiteremo solamente ad elencare i giocatori più forti che hanno indossato la maglia dell'Inter durante il suo regno. L'11 più forte che Branca ha portato all'Inter.

Iniziamo..

 


PORTIERE:
Uno su tutti, Julio Cesar. L'Inter lo preleva nel gennaio 2005 a parametro zero dal Flamengo e lo parcheggia al Chievo per sei mesi in quanto aveva già raggiunto il limite di extracomunitari i rosa. Rientra a Milano nella stagione successiva dove ben presto toglie il posto a Toldo. Fu quello il primo di 7 incredibili anni in maglia nerazzurra. Numero 12 di assoluto livello il suo erede Handanovic.

 


TERZINO DESTRO:
Nonostante l'acquisto di terzini non è certo il punto di forza del Direttore qua stiamo parlando di un vero e proprio colpaccio: Maicon Douglas Sisenando o più semplicemente Maicon. Il Colosso giunge a Milano nel 2006, venticinquenne, dopo due buone (ma nulla più) stagioni al Monaco. Fu pagato 6 milioni, i 6 milioni meglio spesi della storia della Beneamata con la quale nelle 248 partite firmò 20 gol (tra i quali uno memorabile alla Juventus) e 49 assist.

 

CENTRALI:
Luglio 2009, Mourinho vuole a tutti i costi Ricardo Carvalho per blindare la sua difesa, Branca invece con un vero e proprio blitz torna da Monaco con il capitano della Selecao Lucio. Solo 5,4 i milioni pagati per tesserare uno dei difensori più importanti del Mondo. A lato del centralone carioca un altro eroe del Triplete, The Wall Samuel. Acquistato per 16 milioni (tanti nel mercato di oggi, pochi per quel periodo) dal Real Madrid che solo l'anno prima staccò un assegno da 25 per strapparlo alla Roma. Solo panchina per Juan Jesus e Chivu, buono il suo rendimento ma i tanti infortuni e il costo d'acquisto (13 milioni più Andreolli) lo mettono dietro la coppia sopracitata.

 

TERZINO SINISTRO:
Ruolo nel quale l'Inter soffra ancora della "maledizione di Roberto Carlos", maledizione che neanche Branca è riuscito a spezzare. Scegliamo quindi due ottime operazioni a livello economico: il titolare Maxwell e il suo vice Nagatomo. L'Inter scommette sull'esterno brasiliano nonostante un gravissimo infortunio che lo tiene lontano dai campi per più di un anno, lo parcheggia sei mesi ad Empoli e poi se lo gode dopo il pieno recupero. Tanta sostanza a costi ridotti.

 

CENTROCAMPISTI:
Tanta concorrenza per i due posti in mezzo al campo. Si potrebbe schierare la qualità di Veron e Guarin (arrivato in prestito oneroso con diritto di riscatto, poi esercitato, a 11 milioni) o la quantità di Vieira (arrivato dai rivali della Juventus appena travolti dallo scandalo Calciopoli per 9,5 milioni) ma la coppia che scegliamo è formata da Thiago Motta e soprattutto Cambiasso. L'italo-brasiliano arriva dal Genoa nel 2009 insieme a Milito, operazione storica, i due infatti saranno dei cardini fondamentali di quella stagione, la stagione del Triplete. L'acquisto del Cuchu invece è forse il più riuscito della sua gestione, arrivato nel 2004 a parametro zero dal Real Madrid a soli 24 anni è ancora oggi, dopo 10 stagioni, 416 presenze e 51 gol un'elemento fondamentale della rosa di Mazzarri. Nel rettangolo verde e nello spogliatoio.

 

TREQUARTISTA:
Limitandoci solo ed esclusivamente al mercato in entrata non si può non citare l'operazione Coutinho. Bloccato ancora sedicenne dal Vasco da Gama e lasciato in Brasile fino alla maggiore età il ragazzo, tra Inter ed Espanyol dimostrò fin da subito di valere ben più dei 3,5 milioni spesi per averlo. Purtroppo per lui anche in questa formazione come nella realtà il giovane brasiliano si dovrà accontentare della panchina, il numero 10 infatti va di diritto a Sneijder. Arriva nel 2009 dal Real Madrid per soli 15 milioni, apre la sua prima stagione vincendo un derby 4 a 0 risultando tra i migliori in campo e la chiude vincendo una Champions, proprio al Bernabeu di Madrid che l'aveva "cacciato". Menzione speciale anche per un altra scarto Reale, Luis Figo, arrivato a parametro zero a 33 anni è stato per 4 anni un punto di riferimento dentro e fuori dal campo.

 

ATTACCO:
Tridente pesante. Squadra troppo sbilanciata, lo sappiamo, ma come si può lasciar fuori uno tra Milito, Ibrahimovic ed Eto'o? Impossibile! Il Principe sbarca a Milano, come già detto, insieme a Thiago Motta. 25 milioni complessivi, 25 milioni spesi benissimo visto il finale della sua prima stagione: Inter 2- Bayern 0, doppietta di Milito ed Inter campione d'Europa. Ibrahimovic arriva invece nel 2006, prelevato come Vieira dalla Juventus appena retrocessa per 24,8 milioni. In nerazzurro resterà 3 stagione, 3 stagioni nelle quali segnerà 57 gol in Serie A e vincerà 3 scudetti. Al termine delle quali, e questo è un altro capolavoro, il più grande, non solo si riesce a venderlo al Barcellona per 46 milioni creando una bella plusvalenza, ma si riesce ad aggiungere anche il cartellino di un altro eroe di Madrid: Samuel Eto'o. Il camerunense resterà a Milano sole due stagioni nelle quali vincerà uno Scudetto, 2 Coppe Italia, 1 Supercoppa italiana, 1 Champions League e 1 Coppa del Mondo per club, il tutto condito da 53 gol e 26 assist. Solo panchina per El Jardinero Julio Cruz e per Hernan Crespo è stato ripreso in prestito biennale gratuito dal Chelsea e poi a parametro zero una volta scaduto il contratto con i londinesi.
 

 

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In conclusione, complimenti Branca, ci hai fatto ridere, ci hai fatto divertire ma alla fine di cose giuste ne hai fatte parecchie!

 

 

 

Fabio Groberio