Nel ritorno della semifinale di Champions League gli uomini di Allegri si sono imposti per 2-1 sui monegaschi, guadagnandosi la finale dell'edizione 2016/17 della Champions League ed arrivando a questo traguardo per la seconda volta negli ultimi tre anni.
Durante i 90 minuti della sfida di Torino si è avuta l'impressione di una netta superiorità, soprattutto mentale, della squadra cinque volte campione d'Italia. I bianconeri sono scesi in campo molto concentrati e non si sono fatti spaventare dalla verve iniziale dimostrata da Falcao e compagni. Diversi sono stati i rischi corsi da Buffon, poi, passati i primi minuti, i bianconeri hanno alzato il ritmo, guadagnando metri su metri ed alzando il baricentro, avvicinandosi sempre di più ai sedici metri di Subaši?.
Tante le occasioni che sono fioccate a favore dei padroni di casa, il risultato si è sbloccato intorno alla mezz'ora del primo tempo, ennesimo cross pericoloso di Dani Alves, l'ex Barcellona pesca sul secondo palo un liberissimo Mandžuki?, il croato colpisce di testa, l'estremo difensore monegasco respinge di nuovo sui piedi del numero 17 bianconero che questa volta non si fa pregare, ed insacca da pochissimi centimetri. La Vecchia Signora sente odore di finale e chiude la pratica prima della fine del primo tempo. A chiudere definitivamente la questione è l'ispiratissimo Dani Alves: su una respinta di pugno del portiere biancorosso, il terzino brasiliano si inventa una grande conclusione al volo di destro, Subaši? non fa a tempo a rialzarsi ed il pallone varca per la seconda volta la linea bianca. Il punteggio finale viene poi arricchito dalla rete di Mbappe nel secondo tempo, troppo tardi per mettere in apprensione i padroni di casa, forti anche del punteggio dell'andata.
Le scelte iniziali di Allegri, visto anche l'andamento della partita di Montecarlo, non hanno stupito più di tanto, così come la scelta di sostituire Khedira con Marchisio dopo l'infortunio muscolare occorso al tedesco. Fin dalle prime battute la squadra piemontese ha messo in campo le proprie armi migliori: una solida difesa ed una grande intelligenza tattica quando si trattava di attaccare i varchi lasciati dalla retroguardia degli ospiti. Le decisioni di Allegri sono state applicate quasi con ferocia dai suoi giocatori. Densità in mezzo al campo con i due centrocampisti centrali e raddoppi costanti sulle fasce, appena tornavano in possesso della sfera si cercava di allungare la squadra sfruttando la profondità garantita da Higuain. L'argentino doveva tener impegnati i due centrali monegaschi ed agevolare gli inserimenti di Mandžuki?, Dybala e Dani Alves, senza dimenticare la possibilità di allargare ulteriormente sulla fascia sinistra grazie alle sgroppate di Alex Sandro.
Nell'arco dei 180 minuti è apparsa palese la superiorità della Juventus, sotto tutti i punti di vista, anche quello emotivo. Nei minuti finali della sfida di ritorno la "Corrida" nata dopo l'intervento di Glik su Higuain poteva portare a provvedimenti disciplinari infausti in vista della finale, invece gli uomini di Allegri sono rimasti abbastanza lucidi, nonostante la stanchezza, da non cadere in questa insidiosa trappola.
Ora per i bianconeri non resta che mettersi comodi in attesa di conoscere quale sarà la sua avversaria, anche se il Real Madrid appare nettamente favorito visto il punteggio dell'andata.