Ristabilito dall'infortunio che l'ha tenuto fuori dai campi di gioco per tutto l'inzio del 2013 (ultimo match giocato a San Siro contro il Genoa nel match pre natalizio, eccezzion fatta per i tre minuti di gioco nel match del 12/01 contro il Pescara), Diego Milito, classe 1979, si prepara a tornare in campo per trascinare la sua squadra, attualmente con carenza di idee e di risultati.
L'Inter viene dalla sconfitta esterna contro il Siena della scorsa settimana, ma anche i recenti match non sono stati certo idilliaci per i nerazzurri: pareggio casalingo contro il Torino di un grande Meggiorini 2 settimane fa, pareggio all'Olimpico contro la Roma in Campionato, sconfitta contro gli stessi giallorossi in Coppa Italia. Se non fosse per la vittoriosa partita contro il Pescara, già in precedenza citata, gli ultimi tre punti della squadra di Milano risalgono al 9 dicembre (2-1 contro il Napoli), veramente poca cosa per una squadra che mira, perlomeno alla zona Champions.
E, se forse sarà un caso che nelle recenti sconfitte (o mezzi passi falsi), l'unica vittoria del 2013, quella contro la neopromossa Pescara, sia avvenuta con un Milito in campo (anche se solo nei minuti finali), la presenza (con gol) dell'argentino nel match contro il Napoli di inizio dicembre, rafforza il pensiero che il Principe sia fondamentale per questa squadra.
Con 18 presenze, 8 reti e 3 assist, non è certo ai livelli dello straordinario biennio 2009/2010 e 2011/2012, ma sicuramente dimostra di essere pedina importante dell'Inter targata Stramaccioni; ed anche per i fantalleantori che hanno puntato su di lui: la media voto pulita da bonus e malus non è certo altissima, 5.94 secondo la nostra redazione, ma la fantamedia complessiva, pari a 7.44, entra di diritto nella Top 20 dei pari ruolo del Campionato, addirittura superiore a quella di Jovetic, Vucinic e del suo compagno Palacio.
E.C.