di Luca Tonazzini

 

Con il 3-1 inflitto all'Empoli tra le mura del Castellani la Juventus ha ottenuto, per la prima volta da inizio stagione, due vittorie consecutive in campionato. 

 

I padroni di casa si erano portati in vantaggio al primo tiro in porta, eccezione che sta diventando sempre più regola in questa stralunata stagione bianconera. Questa volta però gli uomini di Allegri non si sono fatti prendere dallo sconforto e guidati da un Marchisio finalmente in versione leader hanno ribaltato il risultato prima con il rocambolesco gol di Mandzukic e poi con la zuccata di Evra, prima di trovare la rete del definitivo 3-1 a pochi minuti dalla fine con Dybala.

 

Il risultato resta però l'unica nota veramente positiva della domenica juventina. Sotto il punto di vista del gioco la squadra sembra avere ancora parecchi difetti, si cerca di recuperare palla all'interno della propria metà campo per poi affidarsi più alle iniziative personali di Morata e Cuadrado, con la differenza che lo spagnolo non alza praticamente mai la testa per giocare con i compagni, mentre il colombiano dopo qualche tocco velleitario cerca di rendere pericolosa la manovra alzando dei cross per l'ariete d'area Mandzukic. La sensazione è che manchi ancora un'identità precisa alla nuova Juventus di Allegri e che ci si affidi a tentativi estemporanei più che a schemi provati e collaudati. L' unico che sembra ancora ricordarsi cosa siano gli inserimenti è lo svizzero Lichtsteiner, mentre latitano le sortite offensive dei centrocampisti che si limitano a qualche conclusione dalla lunga distanza di Pogba.

 

Ora Allegri ha due settimane per lavorare con coloro che non sono stati convocati dalle rispettive Nazionali, nel gruppo rimasto a Torino c'è un osservato speciale: l'esterno brasiliano Alex Sandro. L'ex Porto fatica a trovare spazio e la rete di ieri di Evra potrebbe, in parte, giustificarne l'esclusione; tuttavia l'inserimento del brasiliano nello scacchiere di Allegri potrebbe finalmente portare un po' di equilibrio nella manovra offensiva bianconera, finora decisamente sbilanciata sulla corsia di destra. Oltre all'aspetto meramente tattico c'è però almeno un'altra motivazione per mandere in campo il brasiliano con continuità: quella economica. L'acquisto di Sandro è stato giudicato come uno dei più positivi nell'ultima fase di mercato ma la riluttanza del tecnico livornese a schierare il brasiliano sta facendo cambiare radicalmente l'opinione di molti sulla bontà dell'affare: c'è già chi inizia a vociferare di un presunto flop e, per il bene di tutti, sarebbe bene sgombrare il campo da questi fastidiosi spifferi.