Nell'anticipo serale della trentunesima giornata la Juventus si è imposta sul Chievo con il più classico dei risultati.
Nella consueta bolgia dello Stadium i bianconeri hanno controllato gli avversari per larghi tratti del match, facendo girare molto il pallone, soprattutto tra i reparti di difesa e centrocampo, in attesa di trovare un pertugio utile tra le fila dello schieramento, molto compatto ed attento, del Chievo Verona.
Lo sviluppo del gioco juventino è apparso "sbilanciato" verso l'out di destra, con un Lichtsteiner decisamente propositivo ed un Cuadrado discontinuamente pericoloso. Sulla corsia opposta i rari attacchi non sono stati altrettanto efficaci, Sturaro è sembrato per larghi tratti un pesce fuor d'acqua, impreciso e poco pungente in fase propositiva, mentre Alex Sandro è apparso in confusione, con molti appoggi sbagliati in entrambe le metà campo e con almeno due errori clamorosi che potevano portare a conseguenze nefaste per i colori bianconeri.
I protagonisti della serata juventina sono stati indubbiamente Dybala e Higuain. La coppia di argentini ha deciso le sorti del match, con il numero 21 caricato della responsabilità di regista offensivo. Allegri lo ha chiamato ad una partita di alto spessore tattico e qualitativo e la "Joya" ha risposto in maniera oltremodo positiva. L'ex Palermo è infatti sceso spesso a galleggiare sulla linea dei centrocampisti, per poi cercare il duetto con Cuadrado e/o Khedira ed iniziare a costruire azioni pericolose, scardinando con queste combinazioni la prima linea difensiva clivense. Poi, ogni qualvolta arrivava nei pressi dell'area di rigore, dava l'impressione di diventare un pericolo imminente per il portiere avversario, grazie all'enorme quantità di talento a sua disposizione ha alternato senza cali di qualità giocate da spellarsi le mani tra dribbling ubriacanti, passaggi filtranti all'interno dei sedici metri avversari e anche colpi spettacolari come il tunnel regalato nella ripresa.
Higuain invece ha dimostrato ancora una volta di essere stato l'investimento giusto per migliorare il "killer instinct" nell'area di rigore avversaria. Pur in una serata brillantissima dal punto di vista tecnico, come dimostra il clamoroso errore nella ripresa, l'ex Napoli ha realizzato una rete per tempo. Il Pipita ha aperto le danze al ventitreesimo grazie ad uno splendido movimento, atto a staccarsi dalla marcatura di Spolli e che gli ha permesso di calciare di prima intenzione verso il palo più lontano, sull'assist del numero 21 bianconero. La seconda rete è arrivata invece a soli sei minuti dal 90': anche qui movimento perfetto per farsi trovare libero sul secondo palo, uno stop non precisissimo che tuttavia non gli ha impedito di calciare a rete trafiggendo ancora una volta l'incolpevole Seculin.
L'impressione complessiva data dal match di ieri sera è che la Juventus sia riuscita ancora una volta a raccogliere il massimo con il minimo sforzo fisico. Allegri ha continuato nella turnazione degli elementi a sua disposizione, lasciando a casa l'acciaccato Mandzukic e facendo riposare Dani Alves, Bonucci, Chiellini e Pjanic, grazie all'inserimento dal 1' di Lichtsteiner, Barzagli, Rugani e Marchisio. I bianconeri continuano così, senza troppi intoppi, la marcia di avvicinamento ad uno degli snodi cruciali di questa stagione. Martedì sera tra le mura dello Stadium andrà in scena la sfida contro il Barcellona di Messi, Suarez e Neymar. Dopo la sconfitta di ieri, i blaugrana vedono allontanarsi sempre di più la vittoria della Liga e vorranno puntare decisamente alla Champions League, per non etichettare come "fallimentare" l'ultima stagione di Luis Enrique sulla loro panchina.