Di Francesco OUT, Ranieri IN. Quasi otto anni dopo l'ultima volta, la panchina della Roma è di nuovo nelle mani del tecnico tanto amato dalla tifoseria giallorossa. L'ultimo in grado di far sognare davvero in grande, con quello scudetto soltanto sfiorato nel 2010 e un gioco apprezzato un po' in tutta Europa. Ma per l'ex Leicester non sarà tutto rose e fiori visto che si troverà a ereditare una situazione piuttosto complessa. A poco meno di tre mesi dalla fine della stagione avrà a disposizione un gruppo chiamato a digerire la mazzata psicologica post eliminazione tra mille polemiche dalla Champions League, oltre ai recenti malumori per il secco 3-0 patito nel derby, senza dimenticare il clamoroso 7-1 in Coppa Italia per mano della Fiorentina. L'unico traguardo che resta, assolutamente da centrare, è quel quarto posto di vitale importanza per il presente e il futuro del club. A livello tecnico, di prestigio e, ovviamente, economico.


Il suo predecessore fresco di esonero aveva come diktat di base un 4-3-3 che si cuciva benissimo sulla pelle della sua squadra (come anche a Sassuolo), sebbene soprattutto negli ultimi mesi il passaggio al 4-2-3-1, dall'inizio così come a gara in corso, era diventato sempre meno sporadico. E' evidente che una presunta rivoluzione tattica a immagine e somiglianza di Ranieri non potrà avvenire già lunedì sera contro l'Empoli, non solo per una mera questione di tempi ristretti ma soprattutto per via di un'autentica emergenza sotto il profilo degli uomini utilizzabili: con le squalifiche di Fazio, Kolarov e Dzeko, gli infortuni di Manolas, Under e De Rossi e le probabili defezioni anche di Schick e Pellegrini, l'allenatore romano dovrà inventarsi un palliativo che forse mai si è visto nell'anno e mezzo abbondante di Di Francesco nella Capitale.

Già, perché l'idea di Ranieri sarebbe quella di passare nel più breve tempo possibile al 4-3-1-2, suo modulo preferito che potrebbe esaltare le qualità di diversi singoli nella rosa romanista. In primis, Nicolò Zaniolo. Non mezz'ala, né esterno puro, bensì trequartista in grado di inserirsi, di servire i due attaccanti e di mettersi in proprio sfruttando il suo buon tiro dalla distanza. A proposito di tandem offensivo: significherebbe una chance enorme data a Patrik Schick. Per fiducia, per corposo minutaggio, per possibilità di costruire un'intesa con Dzeko che ben poche volte si è vista all'opera. E in quelle sporadiche occasioni, con risultati poco proficui.

Che cosa aspettarsi d'ora in poi anche in ottica Fantacalcio? Fermo restando che risulta di immediata intuizione l'ipotesi di un'alternanza con il 4-3-3 e il 4-2-3-1 almeno in questa stagione (così da ruotare per bene tutte le pedine specie in avanti), la certezza sarà la difesa a quattro, con Kolarov a sinistra e dall'altra parte Florenzi (il tecnico farà di tutto per riabilitarlo mentalmente e ricucire il suo rapporto con la Curva Sud) e Fazio-Manolas centrali. Nella mediana a tre Cristante e Pellegrini sono pressoché certi del posto, l'altra maglia se la giocheranno alternandosi De Rossi e N'Zonzi. Davanti, come analizzato poco fa, le vere novità. Uno schieramento quindi tutto da scoprire che potrebbe anche tornare a valorizzare Javier Pastore, fiore all'occhiello dell'ultima campagna acquisti estiva di Monchi ma rivelatosi una cocente delusione. A seconda della partita e dell'avversario, Ranieri potrebbe arretrare Zaniolo a centrocampo inserendo proprio il Flaco sulla trequarti. Suo habitat naturale, lì dove a Palermo e Parigi si è rivelato molto spesso devastante. Modulo che stuzzica la fantasia dell'argentino ma che allo stesso tempo rischia di penalizzare altri interpreti in rosa. Come la folta batteria di esterni formata da El Shaarawy, Under, Perotti e Kluivert. E se è vero che il Faraone potrebbe alla lunga adattarsi al ruolo di seconda punta, gli altri due difficilmente per caratteristiche ci riuscirebbero e sarebbero dunque destinati a dare una mano eventualmente soltanto nella ripresa, in seguito a un altro cambio di muta tattica.

La lotta per un piazzamento in Champions è entrata nel vivo, ma mancano ancora 12 giornate. Milan, Inter, Roma, Lazio, Atalanta e, classifica alla mano, Torino: due posti liberi, sei contendenti, 36 punti a disposizione. Ranieri si augura di spuntarla, a fine maggio. E, con lui, anche i fantallenatori che hanno puntato sui calciatori giallorossi.