Dall'asta estiva ad oggi sono passati ormai due mesi e per alcuni la fantaclassifica piange già. Colpa di acquisti sbagliati, affrettati ma anche della sfortuna e di qualche big inaspettatamente sottotono. Colpa forse di qualche giocatore sopravvalutato e semplicemente vanamente atteso. Ecco le 10 (+1) fanta-delusioni di questi primi mesi di campionato:
1 - BALOTELLI
Alzi la mano chi ha speso tutto per il “Balo”.
Tante mani al cielo adesso e al momento di rialzare sull'attaccante più chiacchierato e ricercato d'Italia; poche al lunedì quando i nodi vengono al pettine. I numeri sono impietosi e condannano SuperMario sia dal lato caratteriale che, udite udite, dal lato sportivo.
Esuberante e scapigliato a suon di gol aveva fatto passare in secondo piano i troppi cartellini ma ora, con il gol che tarda ad arrivare e la tranquillità da grande giocatore lontana, è tempo di fare bilanci e valutare l'investimento per quello che ad oggi rappresenta: fallimento.
Mario Balotelli, Milan (Getty Images)
2 - HERNANES
Il “Profeta” si è affacciato nuovamente al palcoscenico fantacalcistico come top player di centrocampo. Uno di quei centrocampisti in grado timbrare il cartellino plurime volte risultando quasi un attaccante aggiunto. Da lui ci si aspettavano (e ci si aspetta ancora!) bonus importanti e prestazioni di alto livello. Trequartista brasiliano non ha saputo fin qui ripagare i lauti investimenti di chi ci ha puntato forte. Più malus che bonus, rigori a Candreva e la titolarità in discussione.
Hernanes, Lazio (Getty Images)
3 - MARCHISIO
Che fine ha fatto il “Principino” bianconero?
L’impressione è che l’esplosione di Pogba abbia offuscato la sua serenità e, conseguentemente, la sua dinamicità in campo. Lontani gli inserimenti che consentivano alla Juventus di spezzare anche le partite più ostiche, dimenticati i sorrisi dopo una rete da grande.
Se i bianconeri faticano più del previsto è forse anche colpa sua e di chi lo gestisce.
Investimento fantacalcisticamente milionario e non ripagato a dovere.
4 - SAU
A Cagliari si è spezzato qualcosa e Marco Sau non segna più come prima. Doveva essere l’anno della consacrazione e, perché no, della ribalta Nazionale. Ma fino ad oggi l’attaccante rossoblù non ha saputo bissare l’exploit della scorsa stagione, lasciando l’amaro in bocca a chi ha puntato su di lui come terzo attaccante in rosa.
Una spesa estiva giustificata ma ancora in attesa dell’efficacia.
5 - BUFFON
Numero uno al mondo per tanto tempo è arrivato forse il momento di passare lo scettro.
Bruscamente e inaspettatamente, il Gigi Nazionale ha dovuto deporre le armi più di una volta arrendendosi a qualche rete di troppo e verosimilmente evitabile.
Le tante reti subite e le insufficienze racimolate riportano alla dura realtà il portiere più pagato nella vostra fantalega.
Gigi Buffon, Juventus (Getty Images)
6 - TERRANOVA
Con i se e con i ma non si va lontano e noi, sinceramente, non ci vogliamo neanche andare. Ci fermiamo prima, ai quattro rigori in dodici giornate concessi al Sassuolo e a quel giovedì pomeriggio di settembre quando il crociato di Terranova ha fatto crack.
Chi lo aveva acquistato come top difensivo ci pensa e ci ripensa.
A quel giovedì e a quei 4 rigori tirati da Berardi…
7 - LIVAJA
I dissidi con Colantuono sul finire di stagione avevano bloccato la regolarità con cui il classe ’93 andava in rete. Futuro incerto e magari un ritorno all’Inter.
Poi la pace e la voglia di ricominciare a far bene a Bergamo.
In molti lo hanno inquadrato come spalla ideale di Denis e, perché no, come possibile valore aggiunto della propria fantarosa.
Come quarta punta poteva fare la differenza per quanto riguarda il rapporto qualità/prezzo.
Per ora tanti 5 e tante panchine.
Marko Livaja, Atalanta (Getty Images)
8 - BIANCHI
L’anno scorso Gilardino, qualche tempo fa Di Vaio.
Ogni anno a Bologna si cerca la classica punta che in grado di fare reparto da solo e di portare quei 10-15 gol che possano valere una salvezza tranquilla. Quest’anno in rossoblù arriva lo svincolato Bianchi e gli occhi dei fantallenatori si illuminano. Non certo spese folli ma un posto in squadra qualcuno glielo riserva ben volentieri.
Pioli lo prova, lo osserva.
Poi, complici le prestazioni e gli acciacchi, preferisce Castaldo o il divin Moscardelli. Bianchi lontano dal campo e dai gol con il rimpianto di molti.
9 - PALETTA
Che fine ha fatto Gabriel Paletta?
Infortunato lieve d’agosto si è trasformato in malato cronico. L’attesa è diventata snervante con il momento del rientro puntualmente posticipato dallo staff medico gialloblù.
”Mister 35 milioni” (così dice Leonardi) è uno di quei difensori che sulla carta può mettere a segno 4-5 gol ma finora solo problemi e magari qualche partita giocata in 10 anche per colpa sua.
Si rivedrà in campo dopo la sosta. Forse.
Gabriel Paletta, Parma (Getty Images)
10 - ABBIATI
Rossi-Dida-Abbiati-Gabriel.
Il cerchio rossonero Italia-Brasile-Italia-Brasile si chiude.
Si era aperto con l’arrivo di Rossi nell’anno di Italia ’90 si chiude oggi, nell’anno di Brasile 2014 con Gabriel.
Storie a parte, Abbiati non ha convinto nessuno e l’infortunio è stato il momento ideale per preferirgli il brasiliano classe 1992.
Probabilmente tornerà a breve titolare (vista anche la prova di Gabriel con la Fiorentina), certo è che da una parte il Milan dall’altra le sue prestazioni non convincono i tifosi ma nemmeno i suoi fantapossessori.
10+1 - EL SHAARAWY
Devastante fino a Febbraio della scorsa stagione il “Faraone” rossonero ha subito in prima persona l’arrivo di Balotelli abbandonando il profilo da goleador ed immedesimandosi nel ruolo di esterno dedito al sacrificio ed al ripiegamento. Un cambiamento che lo ha messo al centro della critica e, complice qualche ruggine con Allegri, il sorriso ha lasciato spazio a qualche mugugno e panchina di troppo.
La nuova stagione si è aperta nel peggiore dei modi con l’attaccante costretto al doppio stop causa infortuni più o meno fastidiosi. Chi lo ha acquistato si ritrova in rosa un giocatore dal potenziale esorbitante ma che, ad oggi, serve ben a poco.
Complice la gestione dei medici milanisti, Stephan sembra sempre più sulle orme di Pato. Talento mostruoso, fisico delicato da preservare piuttosto che ingrossare.
Presente ingiusto e ingrato.
Stephan El Shaarawy, Milan (Getty Images)
Pietro Turchi