È una gran bella Under 21, non c'è che dire. C'è gente che ha giocato e bene in Champions, gente con decine e decine di presenze in Serie A da titolare alle spalle, gente che dà del tu al pallone. Per testimonianza diretta posso dire che c'è giustamente un'enorme euforia dietro questa Nazionale, buon viatico anche per vedere gli stadi nostrani pieni durante il torneo. Il ct Gigi Di Biagio ha attinto a piene mani dal materiale a disposizione - ricordo che poteva selezionare giocatori nati dopo l'1 gennaio 1996 - e può sbizzarrirsi nelle soluzioni tattiche anche se il 4-3-3 resterà l'assetto di riferimento.

Insomma tutto bello e tutto buono? No, fermi tutti. Ci sono due fattori che si stagliano all'orizzonte pronti per rovinare tutta l'atmosfera.

Innanzitutto la pressione. Organizziamo in casa un torneo che non vinciamo dal 2004, abbiamo una Nazionale forte ed enormi aspettative. La qualificazione ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 - che arriverà per le prime 4 o per le prime 5 se l'Inghilterra si qualificherà per le semifinali - sembra davvero l'obiettivo minimo. Riusciranno Di Biagio e il suo gruppo ad incanalare nella giusta direzione la ovvia tensione derivante dal non potersi nascondere? Negli ultimi due tornei avevamo una squadra ugualmente di grande talento incapace però di esprimerlo al meglio: speriamo che siano serviti da lezione.

Personalmente poi ho un enorme dubbio: quanto è davvero convenuto lasciare 6 giocatori alla Nazionale maggiore fino al 12 giugno, 4 giorni prima dell'esordio con la Spagna? E parliamo di Mancini, Barella, Pellegrini, Zaniolo, Chiesa e Kean ovvero presumibilmente sei undicesimi della formazione tipo. Certo, Roberto Mancini ha le sue esigenze e le gare con Grecia e Bosnia sono fondamentali per la qualificazione ad Euro 2020. Ma considerando che il solo Barella sembra avere chance di giocare dal primo minuto, fatico a condividere la scelta di consegnarli all'Under 21 a ridosso del torneo. Per di più aggiungo che nessuno di loro è stato con frequenza nel gruppo nel biennio di preparazione e quindi gli allenamenti effettuati da mercoledì in poi saranno i primi che questa rosa effettuerà al completo.
Diverso il discorso relativo a Pinamonti, impegnato con l'Under 20 in Polonia: Di Biagio stravede per lui e il frusinate rappresenta una valida alternativa di peso in attacco. Pinamonti nel gruppo c'è stato e comunque parliamo di un singolo elemento.
Ovviamente mi auguro che questo dubbio svanisca poderosamente già contro le Furie Rosse domenica 16 sera al Dall'Ara di Bologna.

In serata arriveranno le rose di tutte e 12 le partecipanti. Sappiamo già però che la Spagna ha un centrocampo pazzesco, guidato da Fabian Ruiz; che l'Inghilterra ha il blocco dell'Under 20 Campione del Mondo due anni fa; che la Francia è fisica e tecnica; che la Serbia ha Luka Jovic a guidare l'attacco; che la Germania è sempre la Germania.
Sarà un Europeo di alto livello, insomma: la speranza è che gli azzurrini si facciano trovare pronti e ci facciano divertire e godere.