No, non sono -almeno credo- impazzito. Chiamatela, se volete, previsione e, sempre se volete, leggete questo pezzo il 18 maggio, a campionato finito. Vedremo allora quante ne avrò prese.

 

Questa è una visione che ha iniziato a girarmi nella testa domenica pomeriggio quando, tra uno sbadiglio e l'altro -e forse un paio di volte ho anche chiuso gli occhi- ho guardato Chievo-Torino.
La visione si è fatta più nitida e chiara ieri sera, alle 20.48 quando, con ben altro animo mi stavo godendo -questa volta tra una birretta e l'altra e con gli occhi ben spalancati- il mio bel Verona battere meritatamente la Lazio all'Olimpico. In quel minuto, l'ultimo, al lancio di Mauri per Klose io, il resto del locale ed il telecronista della gara abbiamo avuto tutti la stessa impressione: ammonizione per il tedesco che si è buttato proprio male, che figuraccia, l'ha fatta così evidente!
Evidente per quasi tutti, Mazzoleni indica infatti il dischetto.

 

Ecco, li si è configurata, nei dettagli, la mia previsione. Proprio in quel momento nel quale sono uscito dal bar senza neanche vedere l'esecuzione, ben consapevole che in un bel disegno non si sbaglia mai il finale e, non si sbaglia certo due volte di fila. Ho scoperto solo più tardi che Rafael ce l'aveva quasi fatta, che aveva quasi scarabocchiato quell'ultimo semplice tratto che poteva rovinare la maestosa opera, proprio come aveva fatto Sardo il giorno prima.
Questa volta però purtroppo lo scarabocchio è solo di matita, Mauri ha preso la gomma e ha ribattuto il pallone in rete reindirizzando, secondo me, le cose in questo modo:

 


Giornata 37:
Il Verona in anticipo, nonostante l'assenza di Iturbe, batte l'Udinese, sale a 56 punti e mantiene viva la piccola fiamma di speranza. Il giorno dopo il Milan supera l'Atalanta riportandosi, a 57 punti, davanti ai gialloblu. Nello stesso momento, tra rigori regalati o non dati, cartellini e gol in fuorigioco Inter-Lazio e Torino-Parma finiscono in parità. Le milanesi ora sono in Europa con i nerazzurri avanti di uno rispetto ai cugini, Hellas, Toro, Parma e Lazio, nell'ordine, a seguire.

 

Giornata 38:
ultima domenica di campionato, tutto in contemporanea. L'Inter vince in trasferta contro il Chievo e si assicura il quinto posto, il Milan batte in casa il Sassuolo e con un'incredibile rincorsa simile in tutto e per tutto a quella dell'anno scorso (la ricorderanno a Firenze) agguanta la sesta ed ultima posizione utile per l'Europa. Torino, Hellas, Parma e Lazio cosa fanno? Chissenefrega, il disegno è già stato finito, colorato, firmato ed incorniciato.
 

 

Ecco cosa succederà il 18 maggio: le due big milanesi felici e contente (soddisfatte loro..) in Europa League ed alle tre matricole terribili più la Lazio rimarrà solo la soddisfazione di aver fatto un'ottima stagione.

 

Da tifoso del Verona mi auguro di sbagliare in pieno la mia previsione, mi auguro che questo 18 maggio sia così solo nella mia mente arrabbiata, delusa e magari anche perversa.. ma a voi sembra possibile che finisca in un altro modo?

 


Buona continuazione,

Fabio Groberio