"Che cosa c'è di meglio di un lunedì lavorativo dopo che la tua squadra ha vinto in campionato? Semplice: un lunedì lavorativo dopo che la tua squadra ha vinto SEI A DUE in campionato!" (semicit.)
Senza voler tirare in ballo gli impegni delle prossime settimane, l'hic et nunc della Lazio è riassumibile in quattro blocchi tematici:
1) MARCO PAROLO - Ormai il suo poker al Pescara è storia (chissà se allo stesso Inzaghi ieri pomeriggio sarà venuta in mente quella serata magica in Champions League contro l'Olympique Marsiglia). Nello stesso solco di gente del calibro di Baggio, Vieri, Milito, Icardi, Mertens. Solo che qui stiamo parlando di un centrocampista. Persino criticato a inizio stagione per la sua inefficienza in zona gol. Poi è arrivato il centro a Genova. E dopo Pescara, tutti muti. Cinque reti, tutte in trasferta. Sinonimo di personalità e di capacità di isolamento da un contesto ostile. Per non parlare del fatto che è sempre più lo stakanovista laziale, con una media di oltre 11 chilometri percorsi a partita. Semplicemente insostituibile;
2) FEDERICO MARCHETTI - Forse se ne parla troppo poco, ma non è affatto da sottovalutare il suo personalissimo ruolino quando gli tocca affrontare un tiro da dischetto. Nell'ultimo anno l'estremo difensore biancoceleste ha subìto solo due reti dagli undici metri (Dybala e Ljajic gli autori) su un totale di nove tentativi. Immobile, Memushaj, Borriello (fuori), 2 Mbakogu, Ilicic e Caprari (parati) le vittime messe in fila una dopo l'altra. Totale: 33 rigori subìti su 48. Una media di assoluto rispetto;
3) RINCORSA EUROPEA - All'Adriatico è arrivata una risposta anche numerica alle sette marcature del Napoli della sera precedente. Se la Roma dovesse battere la Fiorentina (o pareggiare) domani sera, il terzo posto sarebbe distante soltanto cinque lunghezze. Nonostante il bruciante e immeritato KO per mano del Chievo della scorsa settimana, nonostante le sei sconfitte rimediate finora in campionato. Già, perché i numeri comunque continuano a sorridere. 25 punti in 12 partite casalinghe, 18 in 11 trasferte (secondo miglior rendimento esterno dopo quelli del Napoli e - se dovesse vincere a Crotone - e della Juventus, entrambe a quota 21);
4) NEXT STOP: MILAN - I primi tre punti si collegano tutti al quarto. Lunedì sera all'Olimpico arriverà il Milan, ovvero la squadra che in Serie A (Pescara a parte) ha il peggior parziale delle ultime tre giornate: zero punti, due gol fatti, cinque incassati. E una discesa in classifica difficilmente pronosticabile a fine 2016. I rossoneri dovranno recuperare la gara di Bologna, potenzialmente tornerebbero a -3 dalla Lazio. Sarà dunque l'occasione giusta per ricacciarli di nuovo più in basso. Approfittando di un momento nerissimo e (perché no) della cabala: Marco Parolo è la loro bestia nera, con cinque reti all'attivo (due con la maglia del Parma, tre con i capitolini). Quando ha segnato al Milan, non ha mai perso. Sì, il poker di Pescara grida continuità a gran voce.