di Silvestro Giaquinto
Tra le squadre ancora a secco di rigori concessi in campionato c’è la Roma; solo ieri contro il Bayer Leverkusen allora è arrivato un primo indizio sul rigorista giallorosso: dal dischetto, dopo l’atterramento da parte di Toprak ai danni di Salah che si accingeva ad un facile tap-in, si è presentato Pjanic che ha battuto all’80’ il portiere tedesco Leno dopo averlo già infilato da punizione nella gara di andata.
La tensione di #Florenzi che non guarda il rigore decisivo di Pjanic in #RomaBayer. #Roma pic.twitter.com/pDS2Bdl7FU
— Tutti Convocati (@tutticonvocati) 5 Novembre 2015
A (non) guardare dalla panchina c’era Alessandro Florenzi, che al 56’ aveva alzato bandiera bianca chiedendo il cambio. Proprio il numero 24 era stato l’ultimo giallorosso a tirare dagli undici metri in assenza di Capitan Totti: il 12 aprile 2015, nonostante la presenza del centrocampista bosniaco in campo, realizzò lui il gol del momentaneo 1-0 esterno contro il Torino battendo Padelli.
Pjanic invece era stato già autore di un altro gol in giallorosso dagli undici metri: il 18 ottobre 2013, all’Olimpico contro il Napoli, Reina fu inerme prima sulla punizione e poi sul rigore del bosniaco. In campo, in quel frangente, spiccava la presenza sia di Strootman che di Ljajic: i due infatti erano stati i primi due rigoristi della gestione Garcia. L’olandese aveva addirittura impressionato fulminando con il potente mancino Mirante (Parma-Roma 1-3, 16 settembre 2013; si sarebbe ripetuto tre mesi esatti più tardi contro Gabriel in Milan-Roma 2-2, assente nell’occasione Pjanic) mentre il serbo si era un po’ imposto sui compagni dopo essersi procurato il rigore nei minuti di recupero del derby contro la Lazio (Roma-Lazio 2-0, tra i pali Marchetti, 22 settembre 2013).
Il presupposto è che in presenza di Totti non ci sono dubbi: il numero 10 è sempre il tiratore dal dischetto. L’ultimo a “scippargli” un rigore, in un Sampdoria-Roma 3-1 del febbraio 2013 con Andreazzoli in panchina, fu Osvaldo: cose da non fare a Roma, di lezione l’esito nefasto. Il 5 ottobre 2013, dopo essere già uscito nelle due precedenti occasioni prima della concessione della massima punizione, poté finalmente calciare contro l’Inter il primo penalty con il nuovo allenatore francese. Lo specialista Handanovic battuto. A partire da allora sono 6 in totali i centri di Totti dal dischetto, tutti in campionato: il 26 gennaio 2014 contro Rafael (Verona-Roma 1-3), il 5 ottobre 2014 contro Buffon (Juve-Roma 3-2), il 18 ottobre 2014 contro Bardi (Roma-Chievo 3-0), il 19 aprile 2015 contro Sportiello (Roma-Atalanta 1-1), il 9 maggio 2015 contro Diego Lopez (Milan-Roma 2-1).
Nella passata stagione oltre a Totti (4), per 3 volte è toccato a Ljajic: gol contro Consigli con Strootman e Pjanic già usciti dal campo (Roma-Sassuolo 2-2, 6 dicembre 2014) e quindi conferma anche con il bosniaco sul terreno di gioco. Errori però contro Lamanna (Genoa-Roma 0-1, 14 dicembre 2014) e Neto (Fiorentina-Roma 1-1 in Europa League, 12 marzo 2015). Entrambi gli errori gli hanno impedito di tirare quello immediatamente successivo pur essendo in campo. Infatti, la serie della scorsa stagione: Totti (gol), Totti (gol), Ljajic (gol), Ljajic (errore), allora De Rossi (gol), Ljajic nuova chance ed errore, allora Florenzi (gol), Totti (gol), Totti (gol). Non ha mai calciato Pjanic probabilmente perché non ha attraversato un grande momento tale da prendersi una simile responsabilità.
Già citato quello calciato da Florenzi, chiudiamo con De Rossi: anche per lui, che sbagliò clamorosamente nel 2008 (Spalletti in panchina) contro Van der Sar all’Old Trafford nel ritorno dei quarti di finale di Champions League, un gol dagli undici metri all’attivo, ai supplementari degli ottavi di finale di Coppa Italia contro l’Empoli di Bassi (20 gennaio 2015). Non in cima alla lista di Garcia, ma non da sottovalutare il fatto che il numero 16 romanista sembri essere il primo di quella di Antonio Conte: penalty vincente nell’amichevole contro l’Olanda di Cillessen (Italia-Olanda 2-0, 4 settembre 2014) e la Bulgaria di Mitrev (Italia-Bulgaria 1-0, 6 settembre 2015).
Un lotto davvero fortunato per Garcia che pure non può contare più su Ljajic (l’unico comunque ad aver tradito) e sugli infortunati Totti e Strootman. La sensazione è che, in assenza del numero 10, si decida in base allo stato di forma, fisico e mentale. Il divino Pjanic di questa stagione quindi davanti a tutti (e i fantallenatori possono sognare altri bonus), poi Florenzi e De Rossi. Guarda caso potrebbero essere tutti assenti domenica nel derby quando per la Roma potrebbe arrivare il primo rigore stagionale in campionato dopo 12 giornate: Iago Falque (due su due l’anno scorso con la maglia del Genoa) e Dzeko (non proprio uno specialista) si preparino.
Dzeko contro Szczesny