L’inizio di stagione ha presentato alla ribalta fantacalcistica numerosi giocatori tra cui 10 (+1) su cui pochi avrebbero scommesso.
Calciatori sottopagati all'asta e fin qui decisivi per le loro squadre ma soprattutto per le vostre. Delle vere e proprie rivelazioni in questo inizio di stagione.
Gioite, dunque, se trovate uno dei vostri in questa lista:
1 - CALLEJON
Higuain e Callejon.
Due constatazioni strabilianti.
Primo: Callejon è più vecchio di Higuain.
Secondo: tra Higuain e Callejon, fantacalcisticamente parlando, la sta spuntando lo spagnolo.
Nessuno (forse nemmeno Benitez) si sarebbe mai aspettato un inizio di campionato così spumeggiante da parte del numero 7.
Sei reti segnate (contro le 5 di Higuain che vanta due rigori) in 11 partite è una statistica importante soprattutto se non giochi prima punta ma di ruolo fai l’esterno.
Bravo a chi l’ha acquistato, magari pure sottocosto.
2 - JORGINHO
A Verona è nata una stella. Anzi, sta continuando a brillare una stella.
Già nella scorsa stagione Jorginho aveva fatto vedere grandi cose tanto da attirare le mire di prestigiosi club inglesi oltre che di Juventus e Fiorentina.
Ma il salto dalla B alla A poteva essere uno scalino difficile da valicare indenni, soprattutto se hai 22 anni.
L’italo-brasiliano non ha sbagliato, così come chi ha creduto in lui per pochi fantamilioni, mettendo a referto 5 reti. Numeri devastanti per chi lo ha acquistato come sesto/settimo centrocampista e si ritrova un fanta top player in rosa.
Con l’avvento del mercato di riparazione pensateci, così come ci penserà Prandelli.
Guai a farselo sfuggire.

Jorginho, Verona (Getty Images)
3 - RICKY ALVAREZ
Il primo a non credere alla sua presenza tra le rivelazioni di inizio stagione sono io. Criticato e additato come “bidone”, Ricky ha cambiato totalmente registro. Accantonati i dribbling alla Conceicao ha lasciato spazio a giocate in intelligenti ed utili alla squadra. Uno contro uno solo quando serve. Corsa utile e occhi aperti. Ora ci sono anche i compagni e, ancora più spesso, i gol.
Al momento del suo fantacquisto qualche pensiero di sfiducia dev’esservi sorto, per forza. Oggi è acquisto azzeccato e valore aggiunto.
Baravo lui, bravi voi.
4- ITURBE
Arriva a Verona con un contratto da un milione di euro a stagione. Un motivo, penso, ci deve essere se risulta il più pagato di tutta la rosa scaligera.
Tenuto nascosto per le prime partite, Juan Iturbe si è affacciato al campionato italiano come un fiume in piena, dispensando giocate superlative e timbrando il cartellino per ben due volte.
Media voto devastante, scommessa, per chi l’ha fatta, già vinta.
5- PAROLO
"Parolo, Parolo, Parolo
Parolo, soltanto Parolo
Parolo tra noi."
Oggi canterebbe così una Mina versione gialloblù estasiata dalle giocate di Marco Parolo.
Tecnicamente dotato non ha mai sfondato per incostanza ma anche per la collocazione tattica apparentemente sbagliata.
Oggi è tra i migliori nel suo ruolo con ben 5 reti segnate e tante buone prestazioni.
Gode Parma e chi lo ha acquistato per quel misero fantamilione.

Marco Parolo, Parma (Getty Images)
6 - BERARDI
Una mancata risposta alla convocazione della Nazionale Under 21 e una scaramuccia con Fiorillo all’ultima giornata dello scorso campionato di Serie B lo hanno tenuto fermo per 4 giornate.
Quattro giornate di sofferenza nel vedere i compagni martoriati da sconfitte senza poter far nulla.
Poi rientra e la favola Berardi continua.
Si carica la squadra sulle spalle, segna 5 reti (4 rigori) e riporta il Sassuolo nelle zone di galleggiamento.
Ci sarà ancora tanto da fare ma per il classe 1994 è già tempo di soddisfazioni.
Acquisto low cost. Minima spesa, massima resa.
7 - JONATHAN
Come per Alvarez, più che per Alvarez, non mi sarei mai immaginato di trovarlo in questo articolo.
Il magico “Johnny” ha cambiato radicalmente il suo atteggiamento alla gara. Mazzarri gli ha dato fiducia, lui ha ripagato ed i tifosi hanno scambiato i fischi con gli applausi.
Aldilà dei bonus, il brasiliano ha inanellato presenza da quantità e qualità. Giocatore vero, umile e dedito alla causa. Un cambiamento che fa bene all’Inter e che appaga chi ha creduto nella sua redenzione.

Jonathan, Inter (Getty Images)
8 - PERIN
Tornato alla base dopo la drammatica esperienza Pescara, Perin ha faticato, e non poco, ad entrare nei cuori dei tifosi rossoblù. Due gare disastrose hanno portato la dirigenza genoana ad acqusitare Bizzarri, esperto secondo portiere della Lazio.
L’intento semplice: Perin non convince.
Da quel giorno il portierino non sbaglia un colpo offrendo prestazioni sicure condite da gesti tecnici da grande.
Pagelle che parlano di apporto indispensabile e apprezzamenti dall’esterno.
Chi ben comincia è a metà dell’opera, avanti così.
9 - CACCIATORE
Ai tempi della Sampdoria, quando giocava, qualche gol sporadico lo metteva dentro.
A Verona, dopo la B, la Serie A la sta vivendo da protagonista.
In 11 partite sono già 3 i gol fatti con la possibilità, nonostante l’esultanza con ballo tribale confusionario, che il bottino venga lautamente rimpinguato.
Le prestazioni danno ragione a Mandorlini che ne ha fatto pilastro della sua retroguardia.
Acquistato come classico giocatore “da riempimento” nelle vostre fantarose si è rivelato ora come titolare indiscusso.
Probabilmente pagato 1, una delle più grandi rivelazioni stagionali.

Fabrizio Cacciatore, Verona (Getty Images)
10 -NETO
L’inseguimento disperato a Julio Cesar si è concluso con la conferma e la difesa a spada tratta di Neto.
Disastroso sul finire della scorsa stagione e in qualche gara europea, il portiere brasiliano sta riuscendo nell’intento di non destabilizzare la viola, anzi.
L’ordinaria amministrazione è tornata ordinaria ed ora tutta la squadra ha acquistato sicurezza.
Chi ha cavalcato l’onda Della valle e ha voluto scommetterci non è rimasto fin qui deluso.

Norberto Murara Neto, Fiorentina (Getty Images)
10+1 - CERCI
Fuori classifica, 11esimo o semplicemente 1 di 1.
I numeri raccontano qualcosa di devastante: 8 gol in 11 partite disputate.
Quotato centrocampista è il crack del campionato, chi ha speso per Cerci ha la possibilità, di fatto, di giocare con 4 attaccanti.
Segna, diverte e risulta immarcabile per gli avversari.
Senza quel rigore sbagliato sarebbe capocannoniere (con Rossi) del Campionato.
Scusate se è poco.
Alessio Cerci, Torino (Getty Images)
Pietro Turchi
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