Giro di boa dell’avventura olimpica. Il calendario dice che l’ottava giornata delle sedici di Giochi è alle spalle, siamo a metà Olimpiadi, e allora è possibile tracciare un primo bilancio su quel che è stato, e su quel che sarà del medagliere azzurro.
 

Pechino è stata la peggior olimpiade, in termini numerici (ma non nel piazzamento nel medagliere) dell’ultimo ventennio, e l’Italia pare poter fare un pizzico meglio: allora furono 8 ori in totale (e si potè contare sull’apporto, e che apporto, del nuoto), l’attualità dice che a Londra, a metà Olimpiadi, siamo a 5 ori. Vuol dire 10 in proiezione (e 26 medaglie in totale. Conferme, da questo punto di vista), ma c’è da tener presente che la scherma, che ha di fatto portato in carniere quasi metà delle medaglie italiane, è alle stoccate di chiusura, e che tradizionalmente la seconda settimana è più avara della prima per i colori azzurri, complice la difficoltà nell’atletica. Insomma, al giro di boa ci possiamo sbilanciare: il bottino di Londra 2012 sarà molto più vicino a quello di Pechino che non ai più grandi exploit dell’ultimo mezzo secolo, quelli di Sydney e Atene (13 ori. Fantascienza, oggi). E, in base alle previsioni della vigilia, e alle speranze che le prime 24 ore avevano fatto nascere, è una sorpresa bruttina.
 

Per giunta, per chi vive di agonismo transalpino, la Francia, da diversi decenni metro di paragone e vera ossessione per chi fa di “io non ho cugini” un proprio ideale sportivo, sembra scappata via nel medagliere, con 8 ori e già 22 medaglie. A Pechino finì alle spalle degli azzurri.
 

A proposito di numeri: in questo clima da caccia alle streghe, c’è chi vuole sia colpa del tecnico Rossetto, chi di Magnini, Pellegrini & C, il fallimento del nuoto azzurro che è la vera notizia che Londra 2012 consegna alle cronache nostrane. Ma, per chi crede alla cabala, alle maledizioni e ad altre amenità, val la pena render nota una scoperta che abbiamo fatto. Mille e non più mille, era il cruccio dei pessimisti medievali. Cento e non più cento, quello della storia del nuoto azzurro. Nuoto azzurro che, nelle competizioni internazionali, ha il contatore delle proprie medaglie fermo, ormai da un po’, a 100. 100 medaglie esatte. Nessuno è riuscito, a Londra, a scrivere la storia della centounesima medaglia. Che non vuole proprio arrivare, maledetta maledizione. Prima che Giacobbo ci lavori un po’ su, sarà bene ricominciare da capo a seminare tra le particelle di cloro il seme della vittoria, e in fretta.

 

Appendice, sempre a proposito di amenità e di medioevo. Girava su Facebook, nella giornata di ieri, la seguente riflessione: "l'Italia vince l'oro con fucile, arco e spada, e l'argento con la pistola. Se scoppiasse una guerra medievale, schianteremmo svariati culi". Impagabile.

 

Ezio Azzollini