Novanta minuti, tanto separa la Juventus dal termine della stagione 2022-23, un'annata che comunque resterà negli annali dell'ultracentenaria storia juventina. I bianconeri sono partiti con un'organico di livello assoluto, ma alle prese con defezioni molto importanti come quelle di Chiesa e Pogba, oltre ad un Di Maria spesso assente per problemi muscolari. L'avvio di stagione è stato molto deludente con un girone di Champions chiuso con una sola vittoria e ben cinque sconfitte, il minimo necessario per agguantare la terza posizione e continuare a calcare i palcoscenici internazionali in Europa League. In campionato invece i punti di distanza dal Napoli hanno iniziato ad aumentare fin dal principio ed i bianconeri sono finiti ben presto lontani dalla lotta per lo Scudetto.

Mentre Chiesa inizia a giocare i primi minuti sul campo un altro terremoto stava per sconvolgere l'ambiente juventino: il 28 novembre 2022 il Consiglio di Amministrazione bianconero ha infatti presentato le dimissioni in blocco, a partire dall'ormai ex Presidente Andrea Agnelli. Questa decisione era maturata per via del processo cosiddetto "plusvalenze" e degli altri filoni legati alla manovra stipendi ed alle partnership con le altre società. Dopo l'interruzione per il Mondiale la ripresa del campionato ha portato due vittorie striminzite su Cremonese ed Udinese, ma era evidente a tutti che qualcosa in casa Juventus non funzionasse nel modo giusto. A certificare questa crisi è arrivata l'umiliante debacle subita da un Napoli in formato monstre con un 5-1 che non ammetteva repliche e faceva scendere il morale juventino al punto più basso del passato recente. Come se questo non bastasse una settimana esatta dopo la clamorosa sconfitta è arrivata la prima penalizzazione di 15 punti.

Da quel momento la stagione juventina non è mai stata la stessa, tra reazioni d'orgoglio e crisi di nervi, penalizzazioni tolte e restituite e voci destabilizzanti tenere a dritta la barra della squadra è stato pressoché impossibile. Se in campionato non si poteva ambire ad un traguardo migliore di un piazzamento Champions per le Coppe nazionali ed internazionali l'obiettivo di una vittoria era ancora vivo. Sia per la Coppa Italia che per l'Europa League il percorso dei bianconeri si è però concluso in semifinale contro la squadra che poi ha vinto quella competizione, l'Inter per la Coppa Italia ed il Siviglia per l'Europa League. 

Quella di questa sera contro l'Udinese sarà dunque una partita dal sapore agrodolce, in cui diversi protagonisti vivranno il loro ultimo ballo in maglia bianconera, Rabiot e Di Maria su tutti, ma al triplice fischio finale del signor Marco Guida la sensazione che pervaderà maggiormente l'ambiente juventino sarà quella di sollievo per la fine di una stagione folle. Al termine della giornata odierna si scoprirà se i bianconeri avranno guadagnato l'accesso alla prossima Europa o Conference League, in attesa che cali la mannaia dell'UEFA sull'esclusione dalle competizioni continentali. Ma soprattutto si potrà iniziare a guardare con un briciolo di maggior fiducia al prossimo anno: il patteggiamento raggiunto in sede processuale per il filone stipendi e partnership permetterà alla Juventus di ripartire nel prossimo campionato senza ulteriori penalità. 

A livello economico la multa di 718 mila Euro non dovrebbe incidere più di tanto sulle casse bianconere, cosa che farà invece certamente la mancata qualificazione alla Champions League e la più che probabile esclusione anche dalle due coppe "minori". In seno alla società ci si aspetta qualche movimento interno, con il possibile arrivo di un nuovo direttore sportivo e, probabilmente, anche un avvicendamento sulla panchina con Allegri che sembra ormai destinato a lasciare a fine stagione. Il roster della squadra subirà diversi cambiamenti tra gli addii ormai certi dei già citati Rabiot e Di Maria, mentre l'ammanco economico potrebbe costringere il nuovo DS ad un sacrificio importante con tutti gli indizi che portano a Vlahovic. Nella prossima stagione ci si dovrà inoltre aspettare alcuni salti di qualità definitivi dai giovani: Fagioli su tutti, ma anche Iling-Junior potrebbe trovare sempre più spazio, mentre per Miretti si parla di un possibile prestito.

Ma a quello che verrà ci si penserà a partire da domani, questa sera c'è l'ultimo impegno da onorare per chiudere al meglio una stagione che in molti avrebbero preferito non vivere mai.