La solitudine dei numeri 10, scriveva qualcuno. Ben venga la solitudine, scrivo io, purché non diventi estinzione. Nella giornata di oggi sono stati resi noti i numeri di maglia che gli Azzurri indosseranno nell'imminente Confederations Cup, non senza polemiche. A far discutere, dopo qualche naso storto post-convocazioni (la conferma in rosa della Formica Atomica al posto del cagliaritano Sau ha lasciato piuttosto perplessi), è stata l'ambita e prestigiosa casacca numero dieci, indossata in precedenza da mostri sacri quali Rivera, Antognoni, Baggio, Del Piero e Totti. Eppure, nonostante la rivolta di Twitter contro Giovinco nuovo possessore del diez, la cosa non mi stupisce, almeno per cinque motivi...
#5 - DÉJÀ VU
Il piccolo bianconero (che alla Juventus è stato convinto a puntare sul 12 per possibile lesa maestà), ha già indossato in ben due occasioni il numero 10 in maglia azzurra in competizioni ufficiali: nel 2008 con la Nazionale Olimpica a Pechino e nel 2009 in occasione dell'Europeo U21 in Svezia.
#4 - NON SOLO FANTASISTI
Abituati bene dalla storia recente, condita dal codino di Baggio, dalla linguaccia di Del Piero e dal cucchiaio di Totti, la nuova torcida azzurra s'è forse scordata di alcuni fra i possessori della maglia (solitamente) dedicata all'uomo di maggior classe ed imprevedibilità: Salvatore Bagni portò il dieci al Mondiale 1986, Nicola Berti lo indossò durante le Notti Magiche (Baggio aveva il 15 e Mancini il 18) e stessa sorte toccò a Mario Bertini, professione randellatore, nell'ultima Copa Rimet.
#3 - ABBONDANZA DI '10'
Nessuno potrà riportare in nazionale Antognoni, Zola, Sivori ed i campioni citati al punto #4, ma in quanto a piedi zuccherati, estro e magie, il gruppo guidato da Prandelli pare ben fornito. Andrea Pirlo è legato al numero 21 da anni ed ha portato la dieci azzurra soltanto con l'Under 21 e nelle spedizioni olimpiche 2000 e 2004; Riccardo Montolivo, altro papabile, ha confermato la 18 portata in rossonero ed all'ultimo Europeo; De Rossi, numero dieci ad Euro 2008 e nella Confederations 2009, ha scelto il 16 come alla Roma. Ci sarebbero anche Aquilani e Gilardino (10 rispettivamente con Fiorentina e Bologna), ma il più meritevole sarebbe Alino Diamanti, legato (ahinoi) a quel 23 che Nocerino gli soffiò in Polonia-Ucraina.
#2 - SVALUTATO
Savicevic, Boban, Rui Costa, Seedorf, Boateng. Antognoni, Baggio, Rui Costa, Rubén Olivera, Santiago Silva. Con tutto il rispetto, impossibile non versare una lacrimuccia leggendo i due climax di numeri 10 di Milan e Fiorentina. Volete altri dieci visti in Serie A negli ultimi anni? Sicuri? Luciano, Bojinov, El Kabir, Do Prado, Zarate, Codrea, Lupatelli. Vi avevo avvertito.
#1 - PER BLATTER TOCCHEREBBE A SIRIGU
Giunti a questo punto, passerei agli estremi rimedi: smaltita la rabbia per la mancata convocazione di quel Moscardelli che meriterebbe l'onore di vestire il numero che fu anche di Di Natale certamente più di Osvaldo, restava la soluzione del ritiro del 10 con l'inserimento del 24, opzione proposta dalla Asociación del Fútbol Argentino nel 2001 per rendere omaggio a Diego Maradona. Blatter ovviamente si oppose, suggerendo d'assegnare la dieci al terzo portiere, Roberto Bonano; certo, per Sirigu sarebbe un premio per l'annata a Parigi, ma quasi quasi preferisco Giovinco...
Alan Bisio