I puristi del gioco del calcio si stanno ponendo degli enormi interrogativi sul campionato della Juventus: com'è possibile che una squadra con il gioco così sparagnino possa essere prima in classifica (almeno in attesa del posticipo di questa sera)? Sul campo i bianconeri sembrano però non porsi tante domande e continuano il loro filotto di risultati positivi con sette vittorie e due pareggi nelle ultime nove giornate di campionato.

In attesa del recupero di Timothy Weah e del ristabilirsi completamente di Danilo e Locatelli, il tecnico della Juventus ha ritrovato per la trasferta di Monza il brasiliano Alex Sandro tornato titolare in difesa con Bremer e Gatti, a centrocampo è nuovamente Nicolussi Caviglia a fungere da cervello della squadra con McKennie e Rabiot come mezze ali mentre le corsie esterne sono occupate da Kostic a sinistra e Cambiaso a destra, in attacco conferma della coppia titolare Vlahovic-Chiesa. Dall'altra parte il tecnico biancorosso opta per un attacco più "leggero" composto da Colpani e Ciurria lasciando inizialmente in panchina i centravanti Colombo e Dani Mota, confermato tutto il resto dello schieramento a partire dal portiere Di Gregorio.

La Juventus non parte male, anzi, dopo nove minuti conquista un calcio di rigore per l'atterramento di Kyriakopoulos ai danni di Cambiaso. Dal dischetto si presenta Dusan Vlahovic che però si fa ipnotizzare dal portiere cresciuto nel settore giovanile dell'Inter con quest'ultimo che si esalta ancora di più respingendo anche la ribattuta dello stesso attaccante serbo. Sul successivo calcio d'angolo i bianconeri riescono a sbloccare il punteggio con Rabiot che si inserisce di prepotenza sovrastando Gagliardini sul traversone di Nicolussi Caviglia e insacca con una poderosa deviazione di testa. Poco dopo la mezz'ora i bianconeri avrebbero anche l'occasione di raddoppiare con Gatti che però si divora letteralmente la rete a pochissimi centimetri dalla porta del Monza. 

Nella ripresa la partita cambia drasticamente con i padroni di casa che alzano di molto il proprio baricentro e prendono in mano le redini del gioco. La Juventus si dimostra ancora una volta squadra che accetta volentieri di lasciare il possesso agli avversari, affidandosi ad una fase difensiva di prim'ordine, ma, con una vantaggio così risicato, il rischio beffa si rivela essere sempre piuttosto elevato. In questa occasione il pareggio del Monza arriva effettivamente nel secondo minuto di recupero del match con un cross velenoso di Valentin Carboni che non viene toccato da nessuno e che coglie di sorpresa anche Szczesny. Dopo il gol i giocatori di Palladino, in particolar modo uno, commettono un gravissimo errore andando a sbeffeggiare i rivali della Juventus. Pronti via e la Juventus riesce a dare la dimostrazione del perché "fino alla fine" non è solamente un motto: Rabiot nell'insolita posizione di esterno destro riesce a penetrare in area del Monza e scarica sull'inserimento di Gatti, il numero quattro sbaglia malamente la prima conclusione, ma per sua fortuna il pallone gli resta vicino ai piedi e sul secondo tentativo insacca di potenza portando la Juventus nuovamente in vantaggio e regalandole i tre punti che la riportano anche in testa alla classifica in attesa del big match di questa sera tra Inter e Napoli.

Nell'anticipo di venerdì sera si è vista ancora una volta una Juventus brutta e che lascia il gioco a tutte le avversarie, anche a quelle di caratura inferiore come il Monza di Palladino. Alla fine della partita le statistiche parlano di un possesso palla del 66% per i padroni di casa che, però, ha prodotto solamente il tiro in porta del momentaneo pareggio, mentre la Juventus dal basso del suo 34% ha impensierito Di Gregorio in sette occasioni con due reti. Questo non giustifica il fatto che la squadra bianconera possa essere così rinunciataria, anzi dimostra che i bianconeri quando vogliono essere pericolosi lo possono essere e fa aumentare il rimpianto di non volerlo essere con più costanza all'interno della stessa partita, evitando di trovarsi in situazioni difficili come quella di venerdì sera. 

Per il momento ci si può godere lo spettacolo, temporaneo, del primato in classifica, in attesa che la Vecchia Signora possa diventare anche un pelino più bella che tremendamente pragmatica.