Per definizione, il “segreto di Pulcinella”, nella lingua italiana è una frase che viene usata per indicare un falso segreto, un qualcosa che è ormai è di dominio pubblico anche se ufficialmente non ne viene data notizia.

 

Così potrebbe essere classificata la notizia della conferma di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan. Una settimana, quella appena conclusasi, fatta di cene a ripetizione, dichiarazioni sibilline ma non troppo, foto rubate alternate da un bicchierino di vino e un'ordinazione di un piatto di pasta al dente. Tutto spettacolarizzato al massimo, con l'exploit finale nella villa di Silvio Berlusconi, dove la presenza in casa anche del responsabile della comunicazione rossonera e del fotografo ufficiale del Milan, facevano intuire ai più sagaci quale sarebbe stato l'esito di una serata che per molti era scontato, ma per alcuni tifosi speranzosi romanisti, non lo era.

Per me il detto “se vuoi, puoi” è una sorta di mantra, e in tal caso si sposa benissimo con questo scenario. Se Allegri avesse voluto davvero la Roma, non ci sarebbe stata cena o ripensamento che tenga. In cuor suo è prevalso l'affetto dello spogliatoio e dei tifosi rossoneri nei suoi confronti.

 

Ne esce sconfitta la Roma. Anzi, i tifosi romanisti che, per usare una espressione forte, “se l'hanno presa nder secchio”. Già, perchè è impensabile che la dirigenza giallorossa non sapesse della volontà di Allegri. E anche se non ne fosse stata a conoscenza, gli ultimi giorni avrebbero dovuto essere chiarificatori in tal senso. Il risultato è che il tifoso è rimasto ed è tutt'ora attonito nel leggere la caterva di nomi che vengono accostati alla panchina romanista. Uno stato confusionale dal quale tutti vogliono trovare al più presto il bandolo della matassa e dove tutti i tifosi sperano che la dirigenza abbia un nome concreto sul quale ha lavorato nell'ombra, per avere una speranza seria a cui aggrapparsi per il futuro (anche se non fosse così, chiaramente, nella conferenza stampa della presentazione del nuovo allenatore verrà dichiarato che questi era sempre stato l'obiettivo principale).

 

Con la conferma di Allegri sulla panchina del Milan e l'autoesclusione di Donadoni, il cerchio si stringe un po', ma non troppo. Oggi si apre il calciomercato, ma senza un allenatore alla guida della squadra, risulta difficile pianificare gli acquisti per la prossima stagione.

 

 

Antonio Pellegrino