Presenze | Clean Sheet |
Alisson (6) | 4 |
Handanovic (7) | 4 |
Reina (7) | 3 |
Szczesny (2) | 2 |
Buffon (5) | 2 |
Donnarumma (7) | 2 |
Roma, Alisson ancora inviolato, strapotere Dzeko: test Milan superato, ora il Napoli dopo la sosta
La Roma chiude con il 2-0 a San Siro il primo ciclo di partite: si ricomincia con il Napoli
lunedì, 02 ottobre - 16:01

Un 2-0 a San Siro per fermarsi decisamente soddisfatti, consapevoli di aver raccolto i frutti di lavoro e applicazione. Questa Roma dimostra una volta di più anche di saper soffrire, stringere i denti, incassare senza crollare, per ribattere e sferrare i terribili colpi da KO. Una squadra che forse è non mai stata così squadra, l’unità del gruppo, l’unita di intenti sa essere arma più letale di quel top player in più mancante. Contro il Milan, prima dell’ingresso di Pellegrini al posto di Strootman, dieci/undicesimi (Kolarov l’eccezionale eccezione) degli uomini in campo c’erano già anche nella passata stagione. I loro volti, affamati di vittorie e mai sfamati, li vedevi già a combattere al tuo fianco. Ed il campioncino Pellegrini è di casa da queste parti. È allora questo forse il segreto di una squadra che doveva preoccupare per la tenuta difensiva ed invece ha chiuso a rete inviolata quattro partite su sei disputate in questa Serie A con Manolas e Fazio (o Juan Jesus) a fare muro: Alisson come Handanovic (che ne ha giocata una in più), anzi meglio di tutti, chi lo avrebbe mai detto?
Quattro vittorie di fila, solo quattro reti incassate, un Edin Dzeko dominante là davanti, capace di assumersi le sue responsabilità e di decidere anche quando il test era probante per lui e per la Roma. Il bosniaco, capocannoniere dello scorso torneo con 29 centri, alla settima giornata dello scorso campionato, era a quota a 5 gol fatti. Quest’anno ne ha già segnati 7 con una gara all’attivo in meno. Sempre a segno (5 gare, 7 gol, Qarabag incluso) dopo lo sfogo post Roma-Atletico Madrid. Ma non doveva soffrire la partenza dell’assist-man Salah? All’ottava fece doppietta al San Paolo contro il Napoli di Sarri, questa volta stesso avversario, ma se lo ritroverà a sfidare all’Olimpico dopo la sosta.I giallorossi pur privi di Karsdorp, Emerson, Defrel, Schick e Perotti, tre dei quali acquisti estivi di un mercato che, Kolarov, a parte, non ha fin’ora inciso, hanno saputo superare le tante difficoltà che si porta dietro un cambio di allenatore. Senza i pali e le traverse colpiti con l’Inter, sarebbero stati addirittura pieni voti. Da tutto ciò è proprio l’allenatore ad uscirne decisamente rafforzato con la sua calcolata e sapiente gestione del gruppo. La sosta ora viene in aiuto perché per puntare più in alto c’è bisogno di recuperare gli attuali indisponibili sperando possano rivelarsi ulteriori carte vincenti.
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