Non solo calcio spettacolo e goal a grappoli caratterizzano la figura del tecnico Zdenek Zeman, colui che dalla fine degli anni 80 ad oggi, ha saputo lasciare un segno indelebile nel calcio italiano, con il termine "Zemanlandia" ormai noto a tutti .
In tutti questi anni Zeman ha raccolto successi ed insuccessi, ma il dato di fatto è la stima che si è guadagnato in quasi tutti i campi d'Italia, per il suo 4-3-3 spregiudicato, per il suo parlare senza peli sulla lingua ed anche per i tanti talenti lanciati nel corso della sua carriera .
Tornando indietro nel tempo da oggi che guida il Cagliari, già nel 1987 il tecnico boemo lanciò un giovane Amedeo Carboni nel Parma, con risultati ottimi che portarono in seguito il giocatore ad approdare alla Roma .
Un anno prima dei mondiali di Italia 90, il boemo è alla guida del Messina, dove esplode un attaccante di nome Totò Schillaci, che illuminerà a suon di goal le notti magiche dell'estate '90 .
Arriviamo così al periodo dorato nel Foggia dei miracoli, con cui Zeman arrivò sfiorare la qualificazione in coppa Uefa, diventando un idolo per la tifoseria rossonera, lanciando inoltre dei talenti di grande valore, come il trio del goal Rambaudi, Baiano, Signori ed anche i vari Di Biagio, Kolyvanov, Petrescu e Shalimov .
Zeman riceve varie offerte dopo il periodo di Foggia, ma alla fine opta per la Lazio ed anche qui ci saranno diversi talenti che prenderanno il volo, come il giovane Nesta (la dirigenza voleva prestarlo in serie C), quindi Nedved, Winter e Casiraghi, quest'ultimo arriverà a guadagnarsi la nazionale a suon di goal .
Anche sulla sponda giallorossa di Roma, il boemo continua a scovare talenti da lanciare nel grande calcio, gli esempi di Paulo Sergio, Candela, Tommasi e Di Francesco sono molto chiari, inoltre non esiterà a schierare stabilmente titolare il ventunenne Francesco Totti, cresciuto nel vivaio .
La canzone di Venditti dedicata a Zeman, per il suo non cambiare mai, come tattico e come uomo
In seguito Zeman ha continuato tra fortune alterne a girovagare nel calcio, tra esperienze estere (Fenerbahce e Stella Rossa), quindi Napoli (esordio di Amauri), Lecce (dove lanciò i giovani Osvaldo e Vucinic ) e Brescia (pescò un giovanissimo Hamsik) .
Il resto è storia recente di Zemanlandia , con le stelle Immobile, Insigne e Verratti , che lanciò in serie B nel Pescara poi promosso in A, oggi i tre sono rispettivamente in forza al Borussia Dortmund, Napoli e PSG .
I suoi ritorni a Foggia e Roma, non eccellenti dal punto di vista dei risultati sul campo, hanno tuttavia portato alla scoperta di altri talenti, come Sau e Romagnoli che lanciò a Foggia ed i giovani Florenzi e Destro , che volle fortemente per il suo ritorno in giallorosso, ed ora entrambi sono nel giro della nazionale azzurra .
Paolo Pierangelo