Da questa stagione la FIGC ha deciso di introdurre in Serie A la possibilità di portare in panchina ben 12 giocatori. Un'innovazione che, da una parte offre la possibilità ai tecnici di aver maggiori soluzioni, dall'altra scombussola i piani di tutti i Fantallenatori d'Italia.

 

La nuova stagione fantacalcistica è iniziata sotto una luce particolare per tutti gli addetti ai lavori. L'introduzione della panchina lunga sta, nelle prime giornate, causando grossi grattacapi a tutti i Fantallenatori. La difficoltà più grossa sta nel riuscire a schierare in tutta tranquillità 11 giocatori ed evitare un drammatico 0 sulla tabella delle valutazioni.

Perchè associare i 12 panchinari al problema di formazione?

 

Ci sono due fattori predominanti.
Il primo fattore è riconducibile alle maggiori possibilità di scelta dei tecnici che però sfocia nellle minori possibilità, da parte dei Fantallenatori, di individuare i possibili 11 e le relative 3 sostituzioni. Ora si ha davanti un parco di 21 giocatori (escludiamo i due portieri di riserva) con suddette possibilità di entrare in campo. La scorsa stagione era più o meno chiaro chi potesse subentrare a partita in corso, oggi questo è un dilemma. Oggi ci si può permettere di portare in panchina un giocatore non in perfette condizioni con l'intenzione di schierarlo se le cose vanno male, oppure di prediligere altri se la situazione è altresì governabile. Il problema giunge quando un giocatore in condizioni non eccellenti è un big che, in un modo o nell'altro, anche in 15 minuti può fare la differenza. Fa gola schierarlo e lo si schiera rischiando l'inferiorità numerica.

 

Il secondo motivo è riconducibile agli "esperimenti". E' ovvio che, in caso di vantaggio consistente o in situazione contraria, un tecnico voglia provare volti meno noti per vedere il loro approccio al campo. 

Questo amplia la rosa di giocatori impiegati e, molto spesso, questi nomi sono fuori dall'immaginario di un Fantallenatore, causando disagi. Sono sempre meno i giocatori "salvagente", ovvero quel profilo che, in un modo o nell'altro, protegge dalla drammatica possibilità di giocare con l'uomo in meno.
 

 

Di positivo c'è comunque l'occasione di vedere all'opera una mole maggiore di calciatori che, nel bene o nel male, possono essere un valore aggiunto al nostro Campionato. 

Per i tecnici c'è la possibilità di scovare talenti. Scommesse che sul campo vero possono essere vinte ma che, di questi tempi, sono ad alto rischio e non sono familiari alle nuove generazioni di Fantallenatori.

 

Pietro Turchi