Le frasi di circostanza e la fiducia incondizionata nel tecnico Marino, le lascio ai salotti regionali dove abbondano sorrisi e facili entusiasmi, preferisco una critica costruttiva sul difficile momento del Pescara, piuttosto che essere diplomatico.
La terza sconfitta consecutiva dei biancazzurri ha lasciato l'amaro in bocca, con la classifica che non rende giustizia al valore dell'organico, certo il risultato non rispecchia i valori visti in campo, con un Pescara che anche in 10 uomini ha assediato la porta del Trapani ed ha colpito due legni con Ragusa e Caprari.
Una volta dato per assodato tutto ciò, bisogna iniziare ad evidenziare anche le colpe del signor Marino, un allenatore che con la sua testardaggine va avanti per la sua strada, senza mai alternare gli uomini in campo (se non dopo il 70' o quando è costretto).
Non è un caso che alcuni calciatori biancazzurri abbiano deciso di andare via a gennaio, potrei fare alcuni nomi su tutti, come quello del nazionale under 21 Viviani, inamovibile per il ct azzurro Di Biagio e messo ai margini da Marino.
Un altro nome è quello del laterale sinistro Frascatore (era arrivato dalla Roma), che ha giocato solo un paio di partite , per poi fare tanta panchna all'intoccabile Rossi (qualche volta avrebbe potuto rifiatare).
Dulcis in fundo eccoci arrivati alla questione Sforzini, il possente centravanti ormai nel gruppo da oltre un mese e mezzo, richiesto anche dal Leeds in Inghilterra e che il signor Marino impiega con il contagocce (sempre nell'ultimo quarto d'ora).
Le domande che mi pongo sono: 1 - "Quando vedremo in campo dall'inizio Sforzini? "
2 - "Possibile che non si cambi mai qualcosa negli 11 che vanno in campo e fare sostituzioni sempre tardivamente?"
3 - " Dopo gli innesti di Caprari, Bovo e Samassa, il potenziale del Pescara è decisamente elevato per la categoria, Marino resterà intoccabile?" .
La parola passa al campo, il momento non è certo favorevole e si sta parlando anche di un caso-Mascara con Marino, la partita di Crotone potrebbe rappresentare una tappa cruciale.
Paolo Pierangelo