Nel prossimo campionato di serie B ormai alle porte, mancheranno ai nastri di partenza tre grandi piazze dai trascorsi importanti, che sono state protagoniste anche a lungo nel massimo campionato di serie A.

Avellino, Bari e Cesena sono state escluse dal calcio professionistico dalla Covisoc, quindi a malincuore dovranno ripartire dai campionati dilettantistici, con tutto quello che ciò comporta sugli umori di piazze calde ed abituate a ben altri palcoscenici. 

Ben dieci campionati in serie A per l'Avellino, durante i quali allo stadio Partenio giocarono atleti del calibro di Stefano Tacconi, poi portiere titolare alla Juventus; Beniamino Vignola, talentuoso numero dieci poi anch’egli passato alla Vecchia Signora; il brasiliano Dirceu, lo “zingaro” del calcio e poi i talenti stranieri che in Irpinia riuscirono ad imporsi all'attenzione generale: da Juary, il piccolo brasiliano che esultava alla bandierina del corner ad ogni goal, fino al peruviano Geronimo Barbadillo, il “Tartufon”; quindi il bomber austriaco Walter Schachner ed il micidiale Ramon Diaz.

Insieme a questi calciatori di indubbio valore, vanno menzionati anche quelli che furono delle meteore: il greco Nikos Anastopoulos ed il danese Soren Skov.

Semplice ma combattivo, quell’ Avellino targato anni '80 divenne una realtà calcistica per tutto il decennio magico del calcio italiano.  

Il Bari dal suo canto ha militato in serie A fino ad alcuni anni fa, con la gestione di mister Ventura che portò i pugliesi ad avere un rendimento all'altezza della situazione.

L'ultima stagione ha visto i galletti protagonisti fino alla fine, impegnati nei play-off per la promozione in serie A, poi sfumati contro il Cittadella.

Diversi i campioni che hanno vestito la maglia biancorossa: dai portieri Mancini, Mannini e Gillet, passando per i difensori Zambrotta, Bonucci ed Amoruso; nel settore di centrocampo vanno menzionati Antonio Di Gennaro (vinse lo scudetto nel Verona), l'inglese David Platt ed il croato Zorro Boban (che militò per anni nel Milan), infine in attacco come non citare il talento di casa, ovvero Cassano ed insieme a lui i veterani del goal Protti e Tovalieri, senza dimenticare il sudamericano Joao Paulo.

Il Cesena dal suo canto ha anche conquistato uno storico piazzamento in serie A con mister Pippo Marchioro in un calcio molto lontano da oggi, per il resto non sono mancati in terra romagnola dei calciatori di livello assoluto.

A cominciare dal ruolo di portiere, va citato su tutti il gigante Sebastiano Rossi (classe 1964), che si mise in luce proprio nel club romagnolo prima di approdare al Milan.

In difesa spiccano i vari Caldara, Nagatomo e Jozic, quest'ultimo nella serie A di fine anni '80, mentre nel settore di centrocampo, il Cesena può vantare elementi del calibro di Parolo, Piraccini, Dolcetti e Teodorani; dulcis in fundo in attacco i nomi caldi sono quelli del "bisonte" HubnerSchachner, il "condor" Agostini e Ruggero Rizzitelli, che arrivò poi fino al Bayerbn Monaco guidato dal Trap.

Arrivederci a presto nel calcio che conta