... Se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, quella legata al calendario e ai crudeli mezzi punti...

 

... O prender l'armi, contro un mare di triboli e combattendo disperderli, armandosi di pazienza e lungimiranza.

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Immaginiamo già, il soliloquio del principe Amleto, in rigorosa assenza del pluri-inflazionato teschio di Yorick, chiedersi se nella propria lega sia meglio utilizzare la classica classifica somma punti, gli scontri diretti o l'innovativa F1, e perché no? Suggerire ai propri compari di sventure nuovi ed esilaranti meccanismi di confronto.

 

 

La contesa è di quelle che da sempre attanagliano l'animo di ogni fantallenatore convinto (e chi non lo è?). L'essere o l'apparire?

 

 

Somma-punti: - Essenza senza scusanti - La classifica somma punti è la più antica metodologia di gioco, utilizzata soprattutto dai pragmatici e dai meritocratici. E' lo stile che premia i sacrifici della prima asta, il concentrato strutturale di equilibrio e forza. La capacità di amalgamare alla perfezione Paletta e Mantovani con Ranocchia e Nesta. E vincere.

 

Scontri-diretti: - Apparenza, chi ha detto che non serve?- La prima evoluzione di gioco è rappresentata da questa tipologia di calcolo che tende a identificarsi sempre più col calcio giocato. Lo stile è quello tipico degli scaramantici ed eretici. Coloro che sono disposti a calcolare la giornata con la destra nel Kazzer (Rapid Vienna) e non acquisterebbero mai Crisantemi (Longobarda), abili adescatori del 65.5 beffardo. Sono soggetti che tendono a confutare tesi divine pur di poter raccontare agli amici di quella giornata vinta di 0.5 punti grazie al gol di Taibi. Esempi pratici di virtù e fama conquistata negli anni o in un solo episodio, quando vinsero perché all'avversario mancava Zanetti, assente dopo 137 presenze consecutive. (Ma) Non chiamateli fortunati.

 

Formula-uno: - Markus Winkelhock, vi dice qualcosa? Da ultimo a primo nel Gp d'Europa - Sono loro gli appassionati della metodologia F1, i tanti Winke pronti a balzare da zero a dieci punti grazie alla tripletta di Rocchi in Juve-Empoli. Cinici, pazienti, caparbi e perfezionisti. State cauti, se fate asta assieme a un Markus, costoro si ricorderanno delle vostre parole per anni. Mai dare per finito Pato.

 

 

Interrogativi esistenziali del vivere la propria lega - o meglio, ancora meglio, deliri estivi di astinenza da gioco -, cui si aggiungono altre innumerevoli metodologie di calcolo.

Quelle del buon Amleto, principe da Elsinore, (forse) non le conosciamo ancora.

 

Per voi qual è il più funzionale e divertente stile di gioco?

 

 

Fabio Guzzo