Il campionato si avvia ormai alla conclusione e molte situazioni restano ancora da definire. Partendo dall'alto i soli due punti di differenza che ci sono tra le due milanesi lasciano ancora incerte le sorti del prossimo Scudetto, più indietro il Napoli è certo della qualificazione alla prossima Champions League, mentre per la Juventus questa certezza non è ancora aritmetica, ma la partita che andrà in scena tra qualche ora tra la formazione di Allegri ed il Venezia del neo-promosso Soncin potrebbe dare ulteriori garanzie in merito.

La partita contro il Venezia può sembrare sulla carta piuttosto agevole per de Ligt e compagni, ma nonostante questo i bianconeri dovranno tenere conto delle insidie che questo match può presentare. I lagunari sono infatti ultimi in classifica, ma con due partite in meno rispetto a Genoa e Cagliari, ovvero la squadra che li precede in classifica e la prima delle salve. Inoltre la scossa portata dal recente cambio di guida tecnica potrebbe responsabilizzare ulteriormente Aramu e compagni. La dimostrazione di quanta attenzione serva ad affrontare una squadra come il Venezia è data dal risultato dell'andata con i bianconeri fermati sul punteggio di 1-1 con le reti di Morata ed Aramu. 

Vista la situazione di classifica e la necessità di blindare la quarta posizione, senza dimenticare la possibilità di tornare ad insidiare il Napoli per la terza piazza, è probabile che Allegri, al netto delle numerose defezioni, si voglia affidare ancora una volta ai suoi uomini più importanti. Tuttavia, vista la delicatezza del match, non ci sarebbe troppo stupore nel veder ripescato quel 4-2-3-1 che tanto ha fatto bene nella partita contro l'Inter: in mezzo al campo la diga composta da Rabiot e Zakaria servirebbe a coprire le spalle a Morata, Dybala, Bernardeschi e Vlahovic, se invece Allegri volesse puntare su un più coperto 4-3-3 ad accomodarsi in panchina dovrebbe essere il carrarino con dentro il giovanissimo Miretti a completare la linea di centrocampo con il francese e lo svizzero.

Proprio i giovani sono un tasto su cui vale la pena spendere due parole di approfondimento. Sui social spesso si legge di un'idiosincrasia di Allegri verso i giovani, con il tecnico livornese che viene spesso accusato di preferire la linea dell'esperienza piuttosto che la sfrontatezza di qualche ragazzo uscito dalle giovanili. Secondo una recente analisi però questo è un dato che va smentito: è vero che la Juventus è la nona squadra di Serie A per minuti giocati da under 23, con un totale di 6055 minuti giocati. A comandare questa speciale graduatoria è, come facilmente intuibile, il Sassuolo (10461 minuti), seguito da Milan (10435) ed Empoli (9930). Restringendo questa graduatoria alle sole squadre del lato destro della classifica la Juventus sale al terzo posto dietro ai già citati neroverdi e rossoneri, mentre le altre squadre di vertice veleggiano a cifre ben inferiori a quelle dei bianconeri. La più vicina alla Juventus è la Roma di Mourinho con 4152 minuti complessivi, ancora più indietro si trovano Fiorentina, Inter, Napoli, mentre a chiudere questa graduatoria ci sono Atalanta (1296 minuti) e Lazio (304). Quindi affermare che Allegri sia un allenatore che non punti sui giovani è una tesi da poter smentire serenamente grazie alla forza dei numeri, soprattutto grazie alla presenza di giovani assolutamente di primo livello come de Ligt e Vlahovic o di ragazzi in rampa di lancio come Pellegrini.

Tornando alla partita odierna è necessario tenere conto anche di quello che potrebbe significare un risultato positivo. Il mantenere gli almeno 8 punti di vantaggio sulla Roma a 3 giornate dal termine significherebbe avere praticamente l'accesso assicurato alla prossima Champions League e, di conseguenza, un gettito economico importante che sarà utile per il prossimo mercato estivo. La dirigenza bianconera ha già praticamente definito tutti i rinnovi contrattuali e le uscite a parametro zero di giocatori come Dybala e Bernardeschi permetterà un'importante diminuzione del monte ingaggi, vero obiettivo primario della Vecchia Signora e con il gruzzoletto che verrà generato dall'accesso alla Champions potrà guardare con più serenità al mercato. Quindi, anche per questo, vincere la partita contro il Venezia sarebbe molto importante, sia per il presente che per il futuro della Juventus.

Prendere sotto gamba la partita che si disputerà tra poco sarebbe dunque delittuoso ed Allegri dovrà essere dunque molto bravo per mantenere altissima la tensione nella testa dei suoi giocatori. Dai tre punti odierni passano un presente di tranquillità e si potrà guardare al futuro con una fiducia ed una serenità certamente maggiori.