Lo scorso 20 settembre, nell'amara serata (solo dal punto di vista del risultato e delle defezioni a gara in corso) dell'1-4 patito per mano del Napoli, il centrale angolano classe 1991 fu una delle "vittime" dei guai muscolari a inizio primo tempo. L'esito degli esami strumentali fu una mazzata enorme: lesione di primo grado al flessore della coscia destra e almeno 20 giorni di stop. Proprio nel momento in cui stava trovando continuità per minutaggio e prestazioni convincenti. Lui, però, non ha perso tempo, sfruttando la sosta per lavorare duramente e tornare al top della condizione. E riprendersi il posto dal 1' già nell'ottava giornata, nella trasferta più difficile dell'anno, quella a Torino contro la Juventus. Contro quel Gonzalo Higuain che all'inizio dello scorso campionato, quando se lo trovò di fronte (o meglio, addosso) per la prima volta nel Belpaese, non esitò a fargli pubblicamente i complimenti a fine partita. Allora i bianconeri sbancarono l'Olimpico, quindici giorni fa sappiamo tutti com'è andata a finire.
E pensare che nell'agosto del 2016, quando Bastos sbarcò a Roma per 6.5 milioni di euro, qualcuno accolse il suo acquisto quasi come una forzatura, altri persino come uno "spreco di soldi". Magari senza averlo mai visto giocare, giudicandolo solo in base all'esborso economico (comunque consistente) e a un curriculum non proprio eccellente per maglie vestite ed esperienza. Probabilmente senza nemmeno considerare (o, peggio ancora, sapere) che era stato da poche settimane eletto come il miglior difensore del campionato russo, con il suo Rostov. Quattordici mesi più tardi, ripensare a quelle parole e situazioni fa quasi sorridere. Oggi lo specialista di Luanda è un top del reparto, inamovibile nella retroguardia capitolina al fianco di De Vrij e Radu. Ha ormai sorpassato Wallace nelle gerarchie, seppure il brasiliano abbia sempre (derby del 4 dicembre 2016 a parte) dato ottime garanzie dal punto di vista tecnico-tattico.
Come comportarsi ora al fantacalcio? Il fantallenatore più esperto forse continuerà a considerare Bastos con un po' di scetticismo, pensando sia il classico "fuoco di paglia" destinato a calare col passare delle giornate. I numeri, però, ci portano al momento su un'altra strada: nelle leghe in cui è svincolato, va sicuramente preso alla prima occasione possibile. Un consiglio che vale soprattutto per chi ha in rosa proprio Wallace, l'indiziato numero uno con cui potrà interscambiarsi nell'arco dell'intera stagione, seguendo la logica del turnover. C'erano una volta i vari Bonucci, Conti, Acerbi e Gonzalo Rodriguez: che sia davvero l'angolano il nuovo difensore-goleador della Serie A?
Gianmarco Della Ragione