Estate 2003. Il Milan di Adriano Galliani, fresco Campione d'Europa al termine d'una sanguinolenta finale tutta italiana contro la Juventus, e protagonista insieme alla stessa Signora d'una Serie A semplicemente stellare, prende atto dell'avvento, alla guida del Genoa, di Enrico Preziosi.

Avellinese, imprenditore classe '48, Enrico - di madre maestra e padre orefice - ha una storia piuttosto originale. A 16 anni scappa di casa e si trasferisce in Calabria a lavorare per una ditta che posiziona guardrail in autostrada. A 18 invece è a Milano, dove vende elettrodomestici e, di lì a poco, entra nel magico mondo dei giocattoli. A 30 ha già fondato, nel garage di casa, la 'Giochi Preziosi', che nel 2009 fatturava 940 milioni di euro. Merito anche della società messa in piedi, all'epoca, con Silvio Berlusconi mediante Standa: da sempre un modello, il Cavaliere, per il nuovo patron rossoblu, che dopo due dibattute esperienze alla guida di Como e Saronno, inizia col Grifone una nuova avventura. E riparte dalla C1: al termine della stagione '04-'05, e dopo aver vinto la cadetteria, difatti, i liguri che sognavano il ritorno in A dopo un decennio si ritrovano a dover fare i conti - ed anche piuttosto salati - con lo spinoso caso Genoa-Venezia. Accusato di aver 'aggiustato' la gara, il club ligure viene declassato e penalizzato, sino alla terza serie. In quella squadra, tra gli altri, giocavano Diego Milito, Marco Rossi, Roberto Stellone, Antonio Nocerino e Ciccio Cozza.

Preziosi, però, non si abbatte. Nel giro di due anni, grazie a gente come Scarpi, Grabbi, Greco e Di Vaio, realizza il sogno e riporta il Genoa nel calcio dei grandi. E' l'estate del 2007, e l'eroe della promozione, mister Gasperini, chiede al suo patron un nuovo attaccante: inizia in quel momento il rapporto di calciomercato probabilmente più florido e intenso della storia del nostro campionato. Galliani e Preziosi, che poi diverranno amici e vicini d'ombrellone, concludono difatti il trasferimento, in comproprietà per 2 milioni di euro, del 25enne Marco Borriello, fermo da qualche tempo per via d'una squalifica trimestrale per doping. Ha fame di rinascita e di gol, il bomber napoletano ma cresciuto nella cantera rossonera. E' reduce da una lunga serie di prestiti (Reggina, Sampdoria, Treviso) infruttuosi e percepisce, incontenibile, la voglia di soddisfare le premesse coltivate dopo l'esordio in Champions a soli 20 anni con la maglia del Diavolo. Segnerà 19 gol, in quella magica annata, il buon Fabio, ed a fine stagione si ritroverà terzo in classifica cannonieri, ed in Nazionale. Tutto ebbe inizio da lì. E terminerà, probabilmente, nei prossimi giorni, con il trasferimento di Lucas Ocampos, pronto a prendere il posto lasciato, alla corte di Montella, da Mbaye Niang, già in prestito sotto la lanterna, ed a sua volta trattato con il Genoa prima dell'accordo con il Watford. L'argentino verrà spostato a Milano in giro-prestito dal Marsiglia, che però andrà a definire prima con Preziosi stesso un obbligo di riscatto. Che, eventualmente, verrà poi ridiscusso tra Milan e Genoa a fine stagione. A valutarlo, però, probabilmente per la prima volta da un decennio a questa parte non sarà Galliani: con l'avvento dei cinesi, a marzo, dovrebbe finire la trentennale esperienza dell'AD alla guida del Diavolo. E, contestualmente, potrebbe finire anche lo straordinario rapporto di interfaccia con il club ligure. 

Dicevamo, di Borriello. Al termine della sua epica annata 2007-2008, Galliani e Preziosi inevitabilmente si risiedono a un tavolo, per parlarne. Per quella che poi sarà l'ultima stagione al Milan di Carletto Ancelotti (e Paolo Maldini) è difatti prevista rivoluzione: lasciano Milano, nell'ordine, Cafu, Fiori, Ba, Gourcuff, Paloschi, Oddo, Brocchi, Serginho, Gilardino e Ronaldo. Torna a Milano uno spaesato Shevchenko, arrivano Ronaldinho, Beckham, Thiago Silva, Flamini, Zambrotta e Senderos, e vengono riportati alla base, tra gli altri, Abbiati, Antonini e lo stesso Borriello. Galliani conclude un altro buon affare con il collega, a cui gira, in comproprietà, il talentuoso Di Gennaro (oggi al Cagliari) ed un congruo conguaglio (7,5 milioni). Di Gennaro che, per inciso, verrà ripreso dal Milan un anno dopo. Ed arriviamo così al 2010, estate in cui in un colpo solo la squadra, divenuta di Leonardo, perde gli esperti Roma e Storari, e chiama sé a fare da 12esimo l'ottimo 28enne Marco Amelia: il ragazzo sbarca a Milano in prestito con diritto di riscatto della compartecipazione, che 12 mesi dopo Galliani risolverà acquisendo l'intero cartellino per 3.5 milioni. La stagione 2010, però, è fitta di contatti rosso-blu-neri: servono difensori, al tecnico brasiliano, e Galliani lo rifornisce con quella che sembrava una piccola stella. Si tratta di Sokratis Papastathopoulos, preso a titolo definitivo cedendo nel contempo in comproprietà al club ligure Oduamadi, Strasser e Zigoni. Un affare da 4.5 milioni: sfumato, però, solo un anno più tardi, quando viene rispedito per 4 milioni allo stesso Genoa, che pochi giorni dopo lo rivende per poco più al Werder. In compenso, sotto la lanterna, viene mandato a costo zero il 32enne Kaladze, che chiede più spazio. Ma c'è addirittura dell'altro. A metà agosto, sempre del 2010, Preziosi ha un'altra intuizione giusta. Prende difatti dal Portsmouth un giovane e pronto a esplodere Kevin-Prince Boateng, sacrificando Vanden Borre ed investendo ben 5.7 milioni. Tempo 24 ore ed il ghanese passa, indovinate un po', al Milan in compartecipazione per 3 milioni, corrisposti attraverso un conguaglio e la solita comproprietà del giovane Beretta, che però resta al Milan. Boateng, per la cronaca, verrà interamente riscattato, un anno dopo, per poco più di 7 milioni. Sono questi i giorni della più fitta e proficua collaborazione tra le due società.

Eravamo arrivati al 2011. Al Genoa va anzitutto il giovane Pasini, dalla Primavera rossonera; percorso seguito anche da Sampirisi. La seconda maxi operazione si svolge però poco dopo: il promettente trequartista Merkel, valutato poi 6.5 milioni, passa difatti al Genoa in comproprietà nell'ambito del trasferimento dell'altrettanto giovane e talentuoso Stephan El Shaarawy, un prodotto DOC delle giovanili rossoblu. Piccola parentesi: Merkel - che oggi è tornato in patria, al Bochum - tornerà in rossonero in prestito, sei mesi dopo, per poi sbarcare nuovamente in Liguria, a fine stagione, e iniziare il suo lento declino. Il Faraone - la cui comproprietà verrà risolta nel 2012 - costerà in totale circa 15 milioni a Galliani, che lo ha rivenduto pochi mesi fa alla Roma per una cifra praticamente equivalente. Sempre a proposito di attaccanti, a gennaio 2011 il Milan riscattava la metà del cartellino in possesso del Parma di Paloschi, e lo passava, ovviamente in comproprietà, al Genoa. A fine stagione l'allora 22enne di Chiari verrà rispedito al Milan, che lo venderà poi al Chievo. 

Nel 2012 inizia un lungo lustro di vacche magre per il Milan. A Preziosi viene girato Donnarumma senior (oggi all'Asteras Tripol?s), nello scambio che ha portato Johad Ferretti (oggi alla Cremonese) in rossonero. Cambiano maglia anche Chinellato ma soprattutto Kevin Constant - che alle porte dei 30, da svincolato, ha trattato in settimana anche con la Ternana -  e Francesco Acerbi. Il guineano arriva a Milano inizialmente in prestito, a giugno, per poi venire un anno dopo acquisito, neanche a dirlo in comproprietà, attraverso la seconda metà di Strasser. Il difensore centrale, invece, viene riscattato dal Genoa, sempre nel 2012, dal Chievo, e contestualmente girato al Milan per 4 milioni di euro. Dopo 6 mesi e 6 presenze certo non eccezionali, Acerbi torna al Genoa. Che una settimana più tardi, simpaticamente, lo rimanda in prestito al Chievo che l'aveva lanciato. Proprio come Constant. Roba da far impallidire anche Camillo Milli e Lino Banfi. 

(Non ancora) concluso il triangolo amoroso Chievo-Genoa-Milan, e parallelamente quello Paloschi-Acerbi-Constant (che hanno vestito tutte e tre le maglie), arriviamo al 2013. A gennaio il Genoa riscatta Acerbi, valutato 4 milioni, e lo rimanda, appunto, in gialloblu in prestito. Ad agosto sbarca invece al Milan Valter Birsa, nell'ambito dell'operazione che portal'esperto Antonini sotto la Lanterna. Passa un anno, ed il Milan si ritrova un Matri sul groppone: l'attaccante, anch'egli prodotto del vivaio del Milan, va al Genoa per soli 6 mesi, segna 7 gol e torna alla Juventus. Sono stagioni disgraziate, per i rossoneri, che in compenso nel 2015 torneranno ai veri affari con l'amico Preziosi: a gennaio Luca Antonelli torna in prestito nella squadra che l'aveva lanciato, per poi essere riscattato (4.5 milioni) a fine campionato. Fa il percorso inverso, invece, Niang - a volte ritornano - che gioca la seconda metà di campionato, rivitalizzato dal Gasp. Ed arriviamo quindi ai giorni nostri: fa altrettanto bene il prestito al Genoa per la crescita di Suso, oggi epicentro della manovra offensiva di Montella, così come benissimo sta facendo a Milano, dall'estate 2015, Kucka, pagato 3 milioni. Il prossimo tassello sarà, appunto, Ocampos. L'ennesima operazione d'un decennio fatto di intrecci e favori, cessioni strapagate, e altre assai redditizie. 

GIOCATORE DATATRASFERIMENTO
KuckaAgo 20153 mln
AntonelliLug 20154.5 mln
  Antonelli  
Feb 2015prestito
BirsaAgo 20130
BerettaLug 20130
ConstantGen 20138 mln
ConstantLug 2012prestito
ChinellatoLug 2012?
MerkelGen 2012prestito
AmeliaLug 20113.5 mln

Boateng

Lug 20117.5 mln
El ShaarawyLug 201115.5 mln
ZigoniLug 2011?
PaloschiGiu 20114.35 mln
BoatengAgo 2010prestito: 3 mln
SokratisLug 20104.5 mln
AmeliaLug 2010prestito
Di GennaroLug 20092.5 mln
BorrielloLug 20089 mln

 

Al netto dell'operazione Ocampos, che di fatto non comporterà interazione - se non adesso - tra Genoa e Milan, e stando ai sempre utilissimi dati transfermarkt, ad oggi sono 63.5 i milioni versati dal Milan al Genoa, durante la gestione congiunta Galliani-Preziosi. Fondi per 22 milioni, invece, hanno fatto il percorso opposto.

GIOCATOREDATATRASFERIMENTO
SusoGen 2016prestito
NiangGen 2015prestito
MatriLug 2014prestito
AntoniniAgo 20130
StrasserLug 20134 mln
AcerbiGen 20134 mln
Donnarumma A.Ago 2012?
PasiniLug 2012?
SokratisLug 20124 mln
MerkelLug 20116.5 mln
KaladzeAgo 20100
Di GennaroLug 20081.5 mln
BorrielloLug 20072 mln

 

Tempo addietro azzardammo addirittura la selezione d'una Top 11 dei trasferimenti tra le due squadre, rappresentate, anche graficamente, nei due tweet sottostanti. La speranza di Galliani, ma anche di Preziosi, è che tra sei mesi, quando probabilmente uno dei due non sarà più alla guida del rispettivo club, anche Ocampos possa rientrarci.