Il 28 luglio il Sassuolo sfidava in Europa League il Lucerna, battezzando prima di qualunque altra compagine italiana la stagione 2016/2017. Da allora, sono passati due mesi e la squadra di Di Francesco, forte di una preparazione atletica già assimilata, sta continuando a percorrere la strada disegnata nella scorsa annata. Tra le prerogative del tecnico neroverde, c’è senza dubbio l’intenzione e la voglia di dare una chance a tutti i nuovi arrivati, indipendentemente dall’età e dal curriculum. Se a centrocampo la decisione è dipesa anche dalla condizione fisica di Missiroli, in attacco si è puntato su una rotazione massiccia che, da luglio, ha regalato minuti a ben 10 giocatori diversi.
Il tridente di Di Francesco ha ormai fatto storia, diventando esempio e modello da seguire per chi vuole esprime un gioco fondato sull’offensiva rapida e verticale. Se il modulo non sarà mai in discussione, diversa è la situazione legata agli interpreti, ovvero a coloro che scenderanno in campo nel corso dell’anno. Un elemento è già chiaro: le chances di giocarsi le proprie carte le avranno tutti. Non è un caso che, dal 28 luglio al 21 settembre, il tecnico abruzzese abbia schierato 10 giocatori diversi. Prima di essere ceduto al Villarreal, Sansone è sceso in campo per 162’, così come Trotta e Falcinelli, migrati a Crotone, ma utilizzati rispettivamente per 21 e 81 minuti. Il minutaggio (tra parentesi il dato relativo solamente per la Serie A) è stato importante anche per tutti gli altri, a cominciare dai 642’ di Defrel (320’ in A), passando per i 478’ (174’) di Berardi, 199’ (145’) di Ricci, 631’ (360’) di Politano, 193’ (103’) di Matri, 186’ (150’) di Ragusa e terminando con i 102’ in Serie A di Iemmello.


Fantallenatori, cosa fare con Matri?
Innanzitutto non disperate. Come spiegato all’inizio dell’articolo, l’idea di Di Francesco è quella di dare opportunità a tutti. In questo senso, Matri avrà ancora tante occasioni per rimettersi in gioco, specialmente quando al giovedì ci saranno da affrontare le fatiche europee. Discorso simile è da intraprendere anche per gli altri nuovi elementi dell’attacco neroverde. Nonostante Ricci, Iemmello e Ragusa arrivino dalla Serie B, abbiamo potuto apprezzare come il tecnico del Sassuolo li tenga sempre in considerazione; dall'inizio o a partita in corso. Parlando a chi ha scommesso su di loro come sesta pedina dell’attacco, è facile pensare che, qualora sia presente del potenziale, in neroverde potrà essere plasmato al meglio.