14 minuti contro il Chievo, 5' a Sassuolo, solo 8', infine, contro la sua ex squadra, la Fiorentina, contro cui ci avrebbe certamente tenuto a ben figurare. L'inserimento progressivo di Federico Bernardeschi nella Juventus, per il momento, è da ritenersi davvero fino troppo graduale: pagato ben 40 milioni di euro (seppur in tre esercizi, con un potenziale incremento anche del 10% in caso di rivendita) poche settimane fa, il trequartista ex viola sinora non ha praticamente mai trovato spazio dal 1'. Per qualcuno poteva essere il vice Dybala, ma quando la Joya non è stata impiegata da titolare, in campo è sceso il tridente, mentre a destra, sinora, si sono sempre alternati Cuadrado (336' in campionato) e Douglas Costa (82'). Secondo alcuni Allegri sarebbe un habituée degli inserimenti lenti, e paragona il suo impiego a quello di Dybala, nella sua prima stagione bianconera. All'epoca, però, l'argentino giocò 26' solo nella prima di campionato (praticamente pari a tutti quelli giocati sinora da Bernardeschi) e poi fu titolare sia nella 2a che nella 3a.  

Solo le briciole, in definitiva, per il numero 33, che difficilmente sarà in campo anche nel derby della Mole. A fa rifiatare il colombiano, difatti, sarà proprio Costa, indiziato numero uno a partire nel terzetto alle spalle di Higuain, insieme a Mandzukic e allo stesso Dybala. Le occasioni per Berna, quindi, latitano e latiteranno ancora per diverso tempo: mercoledi prossimo allo Stadium arriverà l'Olympiacos, contro cui è impossibile sbagliare per non rischiare l'eliminazione, mentre il primo ottobre, alle soglie della sosta per le Nazionali, i bianconeri viaggeranno alla volta di Bergamo per una sfida difficilissima. Altra occasione in cui sarà non banale provare Bernardeschi, da ala destra con licenza di rientrare. Poi arriverà la Lazio, e lo Sporting in trasferta: potrebbe essere necessario, calendario alla mano, aspettare ancora un mese, prima di arrivare a Udinese-Juve del 22 ottobre, prima di inquadrare una partita potenzialmente da titolare per il ragazzo, che intanto inizia seriamente a rischiare anche il posto in azzurro. Pare, difatti, che Ventura sia rimasto impressionato positivamente da Verdi, visto dal vivo in Bologna-Inter, e abbia deciso di chiamarlo già nelle prossime convocazioni. Sono solitamente 4 gli esterni azzurri chiamati a disposizione del tecnico, e con Candreva e Insigne inamovibili, ed El Shaarawy spesso e volentieri preso in considerazione, c'è anche da considerare il ritorno di Florenzi, oltre allo stesso Verdi, che non necessariamente verrà inserito nel "pacchetto" dei terzini. Il dilemma, anche fantacalcistico, già imperversa: cederlo subito, o tenerlo in rosa, almeno per le prossime settimane, in attesa chissà di una sua prima importante da titolare? Considerati calendari e tempistica, forse l'azzardo potrebbe essere troppo rischioso. Il problema potrebbe essere anche esclusivamente tattico: la squadra non ce la fa, a destra, a reggere un giocatore di manovra come lui, e Allegri preferisce piuttosto affidarsi ad un uomo dinamico e meno "attaccante" come Cuadrado, o lo stesso Costa. In tali condizioni, quindi, il calciatore va ceduto, sempre a meno che non abbiate per intero (o quasi) il pacchetto di ali, trequartisti e attaccanti bianconeri e possiate permettervi di tenere in rosa anche un calciatore che, in definitiva, quantomeno da qui alle prossime settimane, rischia di giocare molto meno degli altri.