Nove punti in 5 partite sono un bottino difficilmente trascurabile in terra rossoblù, soprattutto dopo una stagione altalenante che ha fatto conoscere alla città la paura della retrocessione. Il Bologna ha approcciato la stagione 2016/2017 con la voglia di crescere e con l’entusiasmo di chi ha intenzione di onorare la storia. Il volo dei felsinei è senza dubbio supportato da due ali di grande qualità e incidenza, vale a dire Ladislav Krejcí e Simone Verdi. Due giocatori che hanno letteralmente cambiato faccia all’attacco di Donadoni ed hanno già regalato più di qualche gioia ai propri fantallenatori. 

Mentre Krejcí festeggia la qualificazione ai preliminari di Champions League con lo Sparta Praga, Verdi firma una straordinaria doppietta con il Carpi all’Udinese. Lo Sparta Praga fallirà la qualificazione in Champions perdendo il doppio confronto con la Steaua Bucarest, mentre il Carpi, condannato dalla vittoria del Palermo, retrocederà in Serie B. I due esterni, a distanza di 4 giorni uno dall'altro, sposano la causa del Bologna, ammaliati dal progetto di Saputo e dalla grinta di Donadoni. L’impatto di entrambi è eccelso, con Verdi che si mette in mostra nelle amichevoli pre-stagionali e Krejcí che firma subito il successo in Coppa Italia contro il Trapani. Per convincere Donadoni basta e avanza, tanto da relegare stabilmente in panchina Mounier, uno che a Bologna si era fatto apprezzare per una discreta stagione. 

Verdi esulta dopo l'eurogol con la Samp (Getty Images)

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L'approccio alla Serie A è stato devastante. Nelle prime 5 gare di campionato, Verdi ha messo a segno 3 gol, risultando insufficiente solamente nella gara contro il Torino. Parallelamente, Krejcí ha racimolato due 5,5, servendo 3 assist e raccogliendo un 7 e un 7,5. Schierati come esterni hanno contribuito in maniera massiccia alla fase offensiva del Bologna, contando che 5 gol su 7 dei rossoblù hanno il loro zampino. In pratica, quando i felsinei trovano il gol, al 70%, se schierati contemporaneamente, Krejcí e Verdi raccolgono un bonus. Schierati singolarmente, se il Bologna segna al 45% è assist di Krejcí e al 45% ha segnato Verdi. In pratica ogni due gol, Krejcí serve un assist e Verdi segna.

Perché Verdi segnae Krejcí no?
L’ex Carpi, provato anche come falso nove in assenza di Destro, è un giocatore che vede molto la porta. La prima intenzione è quella di cercare il gol, piuttosto che il suggerimento al compagno. Diversamente, il ceco cerca più spesso il fondo, grazie ad una velocità fulminante e alla ricerca del mancino che, giocando a sinistra, lo porta inevitabilmente sul fondo. In passato non ha mai segnato tantissimo (il suo record è di 8 gol nel 2013/14), ma ha comunque infilato in media 4/5 gol a stagione. Non resta che attendere.

Krejcí decisivo contro il Cagliari (Getty Images)

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I loro numeri hanno tuttavia convinto anche il più scettico dei fantallenatori. Ad agosto solamente i più attenti hanno annotato i loro nomi sul taccuino, fidandosi magari dell’App “Guida all’asta perfetta di Fantagazzetta”. Leggendo accuratamente questo prodotto editoriale, vi sarete accorti come Verdi sia stato inserito come “scommessa”, mentre Krejcí sia stato caldamente consigliato. Quotati centrocampisti, se avete tenuto gli occhi ben aperti, avrete certamente acquistato i due ad un prezzo veramente irrisorio, centrando due low-cost dall’altissimo rendimento. Diversamente, se nessuno ha puntato su di loro, dovrete sborsare parecchi fantamilioni al mercato di riparazione.

Il campionato è ancora agli inizi e nessuno può immaginare dove potrà arrivare il Bologna e quanto potranno ancora fare Krejcí e Verdi. Quel che è certo è che, per ora, sono due degli esterni più incisivi della Serie A.