Catenaccio e zero a zero finale? Ormai solo un vecchio ricordo. La Serie A 2016/2017 si sta affermando come uno dei campionati più spettacolari a livello continentale. Il dato 'Opta' mette tutti d'accordo: dopo le prime 29 giornate sono stati siglati ben 811 gol complessivi. Si tratta del dato più alto registrato dalla stagione 2004/2005, ovvero quella del ritorno del campionato a 20 squadre dopo 52 anni. Spaventosa media di 27.97 centri per ogni turno, cioè quasi 3 a partita. Numeri pazzeschi, soprattutto se pensiamo che in Liga, dove militano due superpotenze come Real Madrid e Barcellona che negli ultimi anni hanno quasi sempre dominato le graduatorie europee dei +3, si viaggia a una media solo leggermente superiore: 28.86 marcature per ogni giornata.

Una prima spiegazione la fornisce l'immediato confronto che si può fare rispetto alla classifica cannonieri dell'anno scorso, arrivati allo stesso punto del torneo. Gonzalo Higuain stradominava con i suoi 27 gol, dietro di lui il vuoto: Dybala a 14, Bacca a 13, Eder e Icardi a 12. Ora la situazione è completamente diversa: Belotti 22, Dzeko 21, Icardi e Mertens 20, Higuain 19, Immobile 17, Kalinic 14, Bacca, Borriello e Insigne 12. Un cambiamento radicale: nel giro di 12 mesi, i giocatori ad aver messo a referto almeno 12 reti sono passati da 5 a 10. Esattamente il doppio. Senza considerare l'affermazione al altissimi livelli di gente come Gomez e Bernardeschi e i debutti da sogno di Nestorovski e Simeone: tutti e quattro già in doppia cifra.

L'esplosione di Belotti, la rinascita di Dzeko, la consacrazione di Icardi, il 'vero nueve' Mertens e la costanza di Higuain: con ogni probabilità saranno loro cinque a contendersi lo scettro di capocannoniere da qui a fine maggio. Individualità a parte, tuttavia, se la Serie A quest'anno fa rima con spettacolo lo si deve soprattutto ai due attacchi più prolifici: quelli di Napoli (68) e Roma (64). La squadra partenopea, in particolare, può vantare di un record assolutamente invidiabile: è infatti l'unica tra i 5 principali campionati europei ad avere tre giocatori in doppia cifra (oltre ai 20 del belga, i 12 di Insigne e i 10 di Hamsik).

L'altra faccia della medaglia, però, racconta un'autentica depressione se diamo uno sguardo alle parti 'meno nobili' della classifica. Emblematico il caso dell'Empoli: al quart'ultimo posto, rischia seriamente di salvarsi senza nemmeno dover racimolare almeno 30 punti e avendo al momento all'attivo la miseria di 17 gol (0.59 a partita, ovvero gli stessi del solo Immobile). Cifre che inevitabilmente riaprono lo spinoso dibattito sull'urgenza di riportare la Serie A a 18 squadre per renderla più competitiva.

Intanto, occhio al possibile prossimo record: nel 2013/2014 si raggiunse il primato assoluto di 1035 reti a fine stagione. Dopo 29 giornate, il conto complessivo era di 775, vale a dire 36 in meno di quest'anno. Il grande sorpasso è all'orizzonte.