“Il bravo attaccante deve segnare”, “Deve essere il bomber della squadra”: dogmi un tempo incrollabili, messi in crisi dalla duttilità e dai progressi del calcio moderno. Certo, al fantacalcio sono dolori: un attaccante che non segna, o che segna poco, rappresenta un bel problema. Specie se nel ruolo di prima punta.
Con una importante postilla: dove c’è bonus, può non esserci (soltanto) gol. Ed ecco che torna ad essere prezioso, per una fantasquadra, un attaccante magari non cecchino sottoporta, ma che si metta a disposizione della sua squadra, concretamente. Ma con il massimo rispetto per il contributo tattico e strategico dei propri giocatori al loro tecnico, quel che interessa al fantallenatore sono i +1.
E se si parla di +1 da parte degli attaccanti, specie nelle ultime settimane, è impossibile non parlare del caso di Andrea Petagna. Molto spesso seconda a terza punta per i fantallenatori, che magari non potranno contare su tantissimi +3 da parte della punta atalantina, ma avranno notato i +1, ovvero gli assist che l’ex Milan è in grado di fornire con i passaggi ai suoi compagni, e che possono contribuire al punteggio in maniera decisiva.
Due gli assist nelle ultime tre partite di campionato, e due volte +1 di bonus nelle ultime tre partite in Serie A per Petagna, per una identica valutazione: 6,5, con fantavoto salito a 7,5 in virtù degli assist ai propri compagni. Estendendo a tutto il campionato le statistiche, gli assist di Petagna sono 3: 4 per le statistiche internazionali, non strettamente fantacalcistici, ma che rappresentano bene la propensione di Petagna all’ultimo passaggio. Numeri non mostruosi, magari. Ma che vanno contestualizzati: intanto nel rapporto tra reti segnate in campionato (due) e assist, questi sono superiori. Una caratteristica non comune nelle prime punte. In secondo luogo, il trend delle ultime settimane (due assist in tre partite) è corroborato anche dai dati provenienti dall’Europa League: ancora negli occhi gli assist di Petagna contro Everton (oltre che, chiaramente, il gol decisivo contro il Lione), è palese che negli ultimi tempi il Petagna versione assistman è una veste nella quale l’attaccante nerazzurro sembra calarsi sempre più volentieri.
Ed estendendo la statistica del rapporto gol/assist anche al palcoscenico dell’Europa League, esso non cambia: in stagione sono 4, in totale, le marcature di Petagna, e 6 i suoi assist. Cosa aspettarsi allora, per i fantallenatori, dalla punta triestina? Azzardiamo una risposta: +1 in numero sempre maggiore. Sensazione rafforzata da un’occhiata alle statistiche meramente tattiche di Petagna. Con il 74% di passaggi di successo partiti dal suo piede, e addirittura una percentuale superiore (75%) di accuracy nella specialità dei passaggi lunghi, è possibile affermare che Petagna è un ottimo passatore. Ma, al di là degli assist effettivamente riusciti (4) e di quelli poi premiati fantacalcisticamente dal +1 (3), brilla un’altra chicca statistica di Petagna, che mette in evidenza probabilmente più di ogni altra la nuova propensione dell’attaccante nerazzurro per l’assistenza ai compagni: con i tentativi di cross di Petagna sono addirittura la metà dei suoi tiri in porta, e nello stesso numero di tiri in porta nello specchio. Non è una banalità constatare che Petagna crossa quanto tira in porta. Magari non il massimo per chi si aspetta il +3. Ma per chi dà la caccia ai preziosissimi +1, il Petagna tutto nuovo di questa stagione può essere un ottimo quid in più per le proprie fantasquadre.