“L’anno prossimo deve essere mio!” Quanti di voi – fantallenatori sull’orlo di una crisi di nervi - lo scorso anno hanno borbottato questa frase subendo l’ennesima prodezza del Papu ?
Numeri alla mano, Alejandro Darío Gómez è stato senza ombra di dubbio il miglior giocatore della stagione 2016/2017: 37 partite giocate, 6.74 di media voto e 8.2 di fanta media. 14 gol e 10 assist. Numeri pazzeschi soprattutto se considerate che è El Papu era stato inserito nella lista dei centrocampisti! Un valore aggiunto che ha davvero spostato gli equilibri nei fantacampionati di tutta Italia.
E come dicevamo all’inizio, un qualunque accanito fantallenatore, nonostante l’odio sportivo maturato a suon di bonus puntualmente incassati, ha preso nota. Il fantacalcio è anche questo. Da ogni odio può nascere un amore, autentico e disinteressato. E così, confortati da improvvisate danze nei locali in riva al mare contornate da profetici sottofondi del tipo:“Andiamo a vincere questo fantacalcio…!”, è scattato il compulsivo bisogno di accaparrarselo a tutti i costi, anche se è stato – giustamente – inserito nella lista degli attaccanti. Le folli cifre sperperate in sede d’asta sono state subito alleviate da un inizio di stagione incoraggiante fatto di 2 assist e 3 gol nelle prime 5 cinque giornate. Poi ad un certo punto, proprio quando la Papu Dance era stata perfettamente imparata, Sportiello ci ha messo la manona, neutralizzando il primo penalty concesso all’Atalanta. Non c’è tragedia più grande di quando un attaccante sbaglia un rigore: ad un passo dal +3 si incassa un inesorabile -3; perdere 6 punti in un secondo fa male. El Papu lo sa e prontamente si è scusato con tutti i fantallenatori d’Italia.
Ma da quel momento (era il 24 settembre), complici anche una serie di fastidi fisici che lo hanno costretto ogni tanto a partire dalla panchina, niente più gol, niente più bonus, niente più Papu Dance. Un calo fisico e fantacalcistico che ha pesato come un macigno nell'economia di migliaia di fantasquadre. Domenica scorsa contro la Lazio, sprazzi del vero Gomez. Un assist e un rigore procurato (lasciato ad Ilicic), ma anche un gol a tu per tu con Strakosha divorato.
E’ innegabile che il suo rendimento da attaccante sia calato, ed è altrettanto innegabile che qualche mugugno sul divano, nella vana attesa di un suo gol, sia stato percepito. Eppure c’è ancora tutto il girone di ritorno. E se controlliamo le statistiche dello scorso anno, ci accorgiamo che el Papu ha iniziato ad incamerare bonus proprio a partire da gennaio. Di questi tempi aveva segnato lo stesso numero di gol (3). E poi sappiamo tutti com’è finita!