Non fu un bel colpo per la Juventus quanto successo nell'estate 2015, almeno in quello specifico momento: la Vecchia Signora dovette rinunciare a Carlos Tevez, voglioso di tornare nella sua Argentina, nel suo Boca Juniors. Svanì così un bottino da 39 gol in 66 presenze in Serie A, numeri pazzeschi anche in ottica fantacalcio, ma si sa che alla fine nel calcio quel che conta è il verdetto del campo: a sostituire l'Apache fu un certo Paulo Dybala, anche lui argentino, giovane attaccante proveniente del Palermo capace, da quando è arrivato alla corte della Vecchia Signora, di esibirsi in prestazioni condite da praticamente lo stesso numero di gol nello stesso numero di presenze. 38 in 70, con annesso exploit dell'avvio di questa stagione con 8 realizzazioni in 5 apparizioni. Questa, però, è un'altra storia che abbiamo già avuto modo di raccontare, e che probabilmente si avrà modo di riaffrontare in un futuro prossimo.
Tornando alla cessione di Tevez dalla Juve al Boca, andiamo a leggere una parte del comunicato con cui la società bianconera ufficializzò il tutto:
Spesa di 9.4 milioni di euro fatta da Marotta e Paratici che lasciarono andare gli altri citati puntando invece sul centrocampista uruguaiano. Quest'estate il giovane sudamericano è stato a lungo al centro delle attenzioni relativamente al calciomercato juventino nel momento in cui è stato più volte affrontato il tema del tesseramento degli extracomunitari: arcano risolto con l'ufficializzazione, appunto, con la comunicazione della Lega Calcio sul proprio sito ufficiale dell'acquisto avvenuto ad aprile. Un predestinato a disposizione di Massimiliano Allegri o il solito bluff del giovane di belle speranze non adatto al calcio europeo? Sono complessivamente 169 i minuti che il suo allenatore gli ha concesso in queste prime uscite stagionali, 106 in campionato, 63 in casa del Barcellona all'esordio in Champions League: scampoli con qualche flash d'interesse con Genoa e Chievo, tanta emozione al Camp Nou, una buona occasione anche per andare in gol poi sprecata, ma anche uno strascico di fiducia che il giovane Rodrigo ha confermato nella prestazione di ieri sera contro la Fiorentina, la prima da titolare in A.
Valutato 6.5 sia dalla nostra redazione che da Alvin (statisticamente impressionante: 92 giocate, 12 duelli vinti, 8 (!) possessi recuperati, 82.7% di passaggi riusciti - dati Opta: nell'immagine sopra heatmap e posizione media del centrocampista in Juve-Fiorentina di ieri sera), Bentancur ha dato prova della sua personalità (d'altronde su questa non c'erano dubbi dopo l'esperienza da titolare indiscusso alla Bombonera di Buenos Aires), della sua capacità di ben disimpegnarsi sia in un centrocampo a due (c'erano dubbi a riguardo fra i critici pallonari) che a tre trovandosi a suo agio nella zona nevralgica del terreno di gioco, della sua ottima visione di gioco, forse ancora un po' lento nei movimenti probabilmente perché mancante del ritmo partita, ma su questo potrà sensibilmente migliorare.
Potrà essere un investimento per i fantallenatori d'ora in avanti? Come precedentemente lasciato intendere, Allegri sta dando prova di fidarsi parecchio di lui, e non solo a parole ma anche coi fatti. Fra l'altro la sua quotazione adesso è per forza di cose non elevata: 3 fantamilioni sono una spesa più che accessibile nelle leghe libere, ed anche in quelle con giocatori diversi non potrà raggiungere un prezzo esagerato. Nelle gerarchie del centrocampo bianconero ha sicuramente davanti sia Pjanic che Matuidi, forse Khedira, ma, in attesa del recupero di Marchisio, la sensazione è che possa entrare sempre più frequentemente nelle rotazioni, soprattutto nei momenti in cui la Juve sarà chiamata a scendere in campo a pochi giorni di distanza.