La scorsa sessione di calciomercato ha visto il Milan fra i suoi protagonisti indiscussi, con una massiccia dose di investimenti effettuati (su cui ancora ci sono molte polemiche), mirati a consegnare a Vincenzo Montella un parco giocatori adeguato al raggiungimento dell'obbiettivo minimo per una società del calibro del Milan: l'accesso alla prossima fase a gironi di Champions' League. 

Il secondo investimento più oneroso (dopo quello per Bonucci, ndr) di un mercato da oltre 200 milioni, è stato quello che ha portato a Milano, sponda rossonera, Andre Silva, attaccante portoghese classe 1995, dal 2011 al 2017 al Porto, in cui ha fatto praticamente tutta la trafila delle giovanili, prima di passare in seconda squadra nel 2013 ed in pianta stabile in quella dei "grandi" dal 2016. 

La cifra destinata al suo acquisto (38 milioni più bonus) ha fatto storcere il naso a diversi tifosi sparsi in giro per l'Italia, ed ancora oggi l'alone di mistero intorno ad Andre Silva non si è ancora dipanato del tutto: è un attaccante in grado di poter spaccare le porte, oppure un semplice mestierante spacciato troppo presto per un potenziale crack assoluto?

Ad oggi è praticamente impossibile potere dare una risposta definitiva a questa domanda, ma ciò che è senz'altro possibile fare è andare ad effettuare un'analisi oggettiva delle qualità del ragazzone portoghese, su cui si sono senz'altro fiondati numerosi fantallenatori, praticamente al buio, in fase d'asta. Saprà reggere l'impatto con un campionato fisico e dagli spazi intasati come quello italiano? Saprà integrarsi nel gioco di Montella? E' davvero in grado di portare più di 15 bonus alla nostra causa?

Qualche indicazione, il buon Andre, ce l'ha già data nelle prime uscite stagionali con la maglia rossonera. In Europa è stato devastante, con cinque reti messe a segno nelle uscite contro lo Shkendija e l'Austria Vienna (non esattamente delle corazzate), mentre in campionato la stella del portoghese è stata per ora offuscata da quella di un campioncino della primavera rossonera, quel Patrick Cutrone che contro Crotone e Cagliari è stato decisivo per le sorti dei rossoneri. Quando poi Cutrone non è stato chiamato in causa dal primo minuto, come nella partita di ieri contro l'Udinese, è stato Nikola Kalinic a rubare la standing ovation del publico di San Siro con la doppietta che ha steso i friulani. Per Andre Silva, quindi, solo tanta panchina sino ad oggi.

Come detto, al nostro Andre le cose sono andate decisamente meglio in Europa: contro l'Austria Vienna, il secondo ed il terzo gol messi a segno ci hanno mostrato una delle qualità maggiori di Andre Silva: la capacità di smarcarsi alle spalle dei terzini e dei difensori centrali. Lo scorso anno la Serie A è stato il campionato europeo dove si è segnato di più, a dimostrazione di come la maggior parte delle squadre abbia perso qualcosa in termini di capacità difensiva: se il trend dovesse rimanere questo (l'anno scorso parecchi attaccanti insospettabili sono andati in doppia cifra), Andre Silva potrebbe portare parecchi +3 alle vostre squadre.

Il centrale dell'Austria Vienna forse è un filino in ritardo nell'uscita, ma questo è un movimento tipico di Andre Silva.

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Qui Andre Silva si smarca nella terra di nessuno fra terzino e centrale difensivo.

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Andre Silva è dotato davvero di un fisico poderoso ed abbastanza sviluppato per un ragazzo di appena 21 anni, anche se non sempre riesce ad usarlo per sovrastare i difensori avversari. Nonostante i 185 cm di altezza, spesso viene battuto nei duelli aerei dal suo diretto marcatore. Di contro, è davvero molto bravo nel proteggere il pallone quando si trova spalle alla porta, come mostrato in occasione di uno dei gol contro lo Shkendija, in cui usa gli avversari come dei perni su cui ruotare con discreta facilità. 

Un saggio della forza fisica di Andre Silva.

Il neo-acquisto del Milan è anche molto bravo nel gioco di sponda, ed è quindi lecito aspettarsi da lui anche qualche assist durante il corso della stagione. Se, come si pensa, Montella dovesse adottare anche il 3-5-2 come variante tattica, la presenza di un attaccante come Kalinic o Suso nelle sue vicinanze, potrebbe fruttare diversi +1, grazie anche agli inserimenti di Kessiè ed alla capacità di attaccare lo spazio dello stesso Kalinic.  
Andre Silva e la sua capacità di scambiare e servire i compagni liberi.
Con Kessiè che spesso si inserisce così, qualche +1 dovrebbe arrivare.

Andre Silva, chiaramente, non è però solo un conglomerato di pregi. Alcune volte appare indolente e lontano dallo sviluppo del gioco, la sua conduzione palla al piede appare spesso limitata, e nel primo controllo di palla è ancora un calciatore tutto da costruire (non è raro vedergli sbagliare, appena pressato, dei controlli anche piuttosto elementari). Aspettatevi quindi da lui anche più di qualche partita da 5 in pagella, magari contornata da qualche cartellino giallo, visto che Andre spesso utilizza la scivolata nei suoi (generosi e numerosi) ripiegamenti difensivi. 

Qui Silva è al suo meglio: recupero in scivolata e ripartenza rapida.

Gli altri punti deboli di Andre Silva, oltre al controllo di palla, risiedono principalmente nella sua scarsa percentuale di dribbling riusciti, nelle tante palle perse e nelle percentuali di finalizzazione che non sempre sono da top player (neanche lontanamente). Una piccola tabella riassuntiva (relativa alle performances della passata stagione nel campionato portoghese) può sicuramente aiutarvi ancora di più a capire che tipo di giocatore potreste trovarvi nella vostra fanta-rosa.

Percentuale di dribbling riusciti34%
Palle perse a partita
2.2   
Gol su azione
11 su 97 tiri tentati (% di finalizzazione dell' 11%)  
Precisione dei passaggi
71%
Assist
5,  con 12 grandi occasioni da rete create
Contrasti aerei vinti 
38%

 Fonte dei dati: sofascore

Qui Andre Silva non fa una bellissima figura.

Tirando le somme, quindi, ad oggi chi vi scrive si sente tranquillamente di dire che sì, Andre Silva riuscirà a portarvi quel corredo di gol ed assist tanto agognati ogni maledetta giornata. Non aspettatevi però di vederlo oltre quota 15 gol e 5 assist, che ragionevolmente potrebbero essere le cifre che metterà assieme quest'anno (sempre nell'ipotesi in cui Montella lo schieri con regolarità, in un sistema di gioco comunque congeniale alle sue caratteristiche). Chi lo ha preso come scommessa o secondo/terzo attaccante, potrebbe quindi ritrovarsi un piccolo diamante grezzo fra le mani (tira anche discretamente bene i rigori, fra l'altro), mentre chi, invece, ha puntato forte su di lui come punta principale del suo attacco, potrebbe presto spazientirsi dopo qualche prestazione altalenante contornata da un brutto voto in pagella. 

La stagione è lunga ed alla fine solo pochi eletti riusciranno nell'impresa di vincere le loro personali sfide: Andre Silva potrebbe sicuramente essere fra questi (ed anche quelli che ci avranno puntato, di riflesso).