Argentina e Francia mai in finale fino a questo momento. Quattro coppe del mondo e otto finali che mai si sono sfiorate nell’ultimo atto del massimo torneo planetario. Due blasoni che per la prima volta in quasi in un secolo di storia di questa competizione si fronteggeranno nella gara utile all’assegnazione della coppa.

Allo stadio Iconico di Lusail andrà in scena la partita tra il veterano in attesa del suo primo oro mondiale e l’enfant prodige già campione del mondo, da grande protagonista, nel 2018. Messi da una parte e Mbappé dall’altra (entrambi compagni di squadra nel Paris Saint Germain). Il dieci argentino paragonato a Maradona più di chiunque altri e la freccia francese che non ha impiegato molto tempo per conquistare il mondo imponendosi come tra i più grandi talenti degli ultimi decenni. 

I precedenti ai campionati del mondo tra queste due nazionali non sono molti. Uno nel 1930, primo mondiale della storia, con gli argentini vincitori sui francesi grazie a un gol di Monti. Un altro nel 1978, sempre a favore degli argentini, che avrebbero poi vinto quel campionato del mondo. In quell’occasione sarebbero andati in gol Passarella, Luque e un giovane Platini. L’ultimo nel 2018. 4-3 per i francesi, con doppietta di Mbappé. Curioso che negli ultimi due precedenti ad aggiudicarsi il mondiale sia stata la squadra in grado di battere l’altra. Anche questa volta, e inevitabilmente, sarà così. 

Il 4-4-2 di Scaloni e il 4-2-3-1 di Deschamps interpretano due diverse filosofie di gioco, ma entrambe le formazioni hanno mostrato in questo mondiale di affidarsi alle qualità dei singoli. Soprattutto l’Argentina, con gli spunti di Messi e Alvarez. La Francia, almeno sulla carta, ha il vantaggio di un organico qualitativamente più ampio e può contare su individualità in grado di risolvere la partita in più zone di campo. Sia sulle corsie esterne che in mediana i francesi arrivano a questa finale con un impianto più collaudato, anche in considerazione del fatto che una sua parte proviene dal successo del 2018. E la Francia a questi mondiali è approdata senza poter portare Benzema. 

L’Argentina disputerà la sua terza finale consecutiva dopo il suo ultimo mondiale vinto in Messico nel 1986. Italia e Brasile hanno riservato due amare delusioni ai sudamericani. Una volta tra le lacrime di Maradona, afflitto più da un trattamento politico di rappresaglia che dalla sconfitta con la Germania, e un’altra volta a Messi, fantasma, allora, di una finale persa, sempre coi tedeschi, senza incidere con la condanna di portarsi addosso il mancato mondiale. In Qatar l’argentino ha la possibilità, l’ultima possibilità, di completare la sua carriera con l’unico titolo che manca al suo storico palmares. 

La Francia è alla sua terza finale. L’unica sconfitta resta quella maturata ai calci di rigore nel 2006 per mano dell’Italia. Mbappé il mondiale lo ha già vinto e in giovanissima età. Protagonista nel 2018 e nuovamente trascinatore nel 2022. Il secondo successo consecutivo lo incoronerebbe come calciatore simbolo di un’epoca. L’impresa del doppio mondiale in due edizioni consecutive non si verifica dai tempi di Garrincha e Pelé. Il Brasile del 1958 e del 1962 fu in grado di conquistare due coppe consecutive. Da allora nessuna nazionale ci è più riuscita. 

La coppa del mondo manca in Sudamerica da vent’anni. L’ultimo paese dell’America Latina a vincere il prestigioso trofeo è stato il Brasile di Ronaldo. A dispetto di una lunga alternanza durata per diversi decenni, nelle ultime quattro edizioni tutte sono andate a nazionali europee. L’Albiceleste avrà il compito di spezzare questa sequenza e riportare nel meridione americano il titolo mondiale. 

Successi e tabù oltre questo mondiale restano sospesi nella notte qatariota. La discussa sede del sesto mondiale del nuovo millennio, il primo disputato in Medio Oriente, darà la gloria a chi la cerca da tempo o la riserverà a chi già la possiede. In realtà, non è un titolo a definire la grandezza di un atleta, pure se le nuove narrazioni del futbol sembrano andare in questa direzione. Sarà una finale della coppa del mondo. E quello che può significare resta dentro i calciatori che la giocheranno e le rispettive tifoserie.