Stanno dominando la classifica marcatori, ma non solo quella. Ciro Immobile e Paulo Dybala, rispettivamente a quota 11 e 10 marcature in Serie A, sono (guarda caso) anche i giocatori che hanno migliorato più di tutti il saldo delle reti rispetto allo scorso campionato, dopo le prime otto giornate. +6 centri per l'attaccante laziale, addirittura +7 per l'argentino. Sul fanta-ruolino di quest'ultimo, tuttavia, pesano i due recentissimi rigori consecutivi falliti al cospetto di Berisha e Strakosha. Nell'ottica di una valutazione complessiva in termini di bonus, dunque, l'ex Torino è quello che ha regalato le soddisfazioni maggiori sul piano di un miglioramento impressionante e sotto gli occhi di tutti.

Alle loro spalle si piazza Mauro Icardi con un più che buono +3 rispetto all'ottobre del 2016. In pratica, se Maurito fosse rimasto a secco nel derby di domenica sera, sarebbe comunque perfettamente in linea con il rendimento ottenuto dodici mesi fa, quando era fermo a 6 gol. A fine campionato, come tutti sappiamo, è arrivato a metterne dentro ben 24. Preservando la media attuale, 'rischia' davvero di avvicinarsi (e magari andare oltre) al fatidico tetto delle 30 marcature. Con un alleato in più: l'assenza dell'impegno infrasettimanale nelle coppe europee. Icardi potrà dunque canalizzare tutta la sua innata capacità realizzativa entro i confini nazionali. Per la gioia dei tantissimi fantallenatori che si sono svenati per averlo in rosa.

L'unico nome 'pesante' il cui rendimento risulta stabile nel confronto temporale è quello di Edin Dzeko. Dopo otto giornate il bosniaco non si smuove né in positivo né tanto meno in negativo: sette reti nel 2016, sette reti nel 2017. Che non per forza di cose è un male, visto che si tratta del capocannoniere in carica del campionato italiano. Il problema (se così vogliamo chiamarlo) è che gli altri in questo momento corrono come dei forsennati, per cui l'eventuale conferma dello scettro di re dei bomber può essere già preventivamente considerato a rischio.

Le note dolenti, come sempre, non tardano ad arrivare. E se il -1 della strana coppia Callejon - Petagna e il -2 dei vari Belotti, Iago Falque, Niang, Kessie, Birsa e Baselli non preoccupano più di tanto (o comunque sono, in alcuni casi, almeno parzialmente giustificabili), c'è un poker di calciatori decisamente al di sotto delle aspettative. Si tratta di Mattia Destro (-4), Gonzalo Higuain (-3), Marco Borriello (-3) e Diego Perotti (-3). L'attaccante del Bologna 'gode' al momento del saldo più negativo della nostra Serie A, logica conseguenza di una forma fisica mai al top e di un Rodrigo Palacio che a suon di prestazioni gli ha ormai praticamente tolto il posto. Discorso simile (per quanto riguarda la condizione atletica) a quello del Pipita: la brutta prestazione contro la Lazio è stata l'emblema di un inizio di stagione a dir poco deludente, con lo stesso Allegri che ormai non lo considera più intoccabile. Il centravanti della Spal è invece un rebus: l'inaspettato cambio di maglia, arrivato sul gong del mercato estivo, sembrava lo avesse rigenerato (subito in gol contro l'Udinese), ma poi non ha lasciato altre tracce di sé ed è addirittura scivolato indietro nelle gerarchie offensive di Semplici. L'inversione di tendenza del romanista è invece spiegabile in un unico modo: ai giallorossi è stato finora assegnato solo un calcio di rigore e il diretto interessato l'ha calciato sul palo. Un esito che l'anno scorso era pressoché impensabile: a questo punto del campionato, infatti, ne aveva messi dentro tre su tre.


Gianmarco Della Ragione