Non è mai troppo tardi, recitava un famoso programma televisivo degli anni '60. E non lo è per tornare a essere protagonisti in campo. Non lo è nemmeno per scrivere la storia di una squadra blasonata come il Bayern Monaco. Ebbene sì, perché Tom Starke ha collezionato poco meno di 10 presenze in campo, ma resterà negli annali come il preparatore dei portieri a essere sceso in campo. Lo ha fatto contro l'Eintracht Francoforte, lasciando imbattuta la porta bavarese. Nonostante quest'estate avesse dato l'addio al calcio per fare il preparatore. Merito di un'intuizione di Ancelotti che aveva previsto la coperta corta. E così è stato. Neuer infortunato per la frattura del metatarso, il giovane Christian Fruchtl fuori per la lesione ai legamenti della caviglia e il secondo portiere, Sven Ulreich, frenato da un problema agli adduttori. Heynckes, che non è più un giovanotto, ha preferito l'esperienza di Tom al giovane U-21 rimasto in panchina.

Ma, ragionando per assurdo, se succedesse in Serie A? Di certo al fantacalcio le imprecazioni si sprecherebbero, ma quale squadra di serie A potrebbe preferire il suo preparatore dei portieri alle giovani leve? Fuori anche dalla più fervida immaginazione Adalberto Grigioni, storico preparatore dei portieri della Lazio, che a 63 anni non garantirebbe le giuste doti atletiche. Motivi di età potrebbero frenare anche gli ultra 50enni Adriano Bonaiuti (Inter), in carriera portiere di Palermo e Padova; Claudio Filippi (Juventus); Marco Savorani (Roma), che partì proprio dalle giovanili giallorosse. Se proprio alle strette, magari, si potrebbe chiedere di reindossare i guanti a due che hanno fatto la serie A da protagonisti: il 53enne Fabrizio Lorieri (Sassuolo), ex di Lecce, Ascoli e Roma, o al 52enne Alessandro Nista, che in settimana lavora con un grande parco portieri, quello napoletano, composto da Reina, Sepe e Rafael. Proprio lui che cedette lo scettro da titolare a un certo Gigi Buffon in quel di Parma. Lo fece anche Luca Bucci, attuale preparatore del Bologna, e argento ai Mondiali USA 1994 con la maglia azzurra. Ok, allora abbassiamo ulteriormente la soglia d'età, perché siamo esigenti. Cerchiamo portieri possibili con meno di 45 anni. Tagliati fuori dalle possibili rotazioni quindi Paolo Di Sarno (Torino), 49enne che iniziò a muovere i primi passi proprio nei granata, o anche Gigi Turci (Sampdoria), 47enne storico ex portiere di Udinese e Cremonese, appena ingaggiato da Ferrero al posto di Andrea Sardini. Fuori anche Cristiano Scalabrelli, 47enne preparatore della Spal dei bei giovani Gomis e Meret. Tra il fine carriera da giocatore e l'inizio di quella da preparatore per lui anche una parentesi nel Beach Soccer, a Terracina, che magari ha tenuto vive le sue qualità.

Ci sono però delle scremature da fare anche dal punto di vista tecnico, e non soltanto anagrafico. Perciò, nonostante le loro indiscusse doti come preparatori dei portieri, ci toccherebbe pensarci su due volte prima di fare affidamento su Massimo Biffi (Atalanta), scopritore di grandi talenti, Antonio Macrì (Crotone), Valerio Visconti (Hellas Verona), che ha toccato il calcio professionistico solo in due annate a Pagani e Salerno (serie C1), ma anche la coppia (unica in serie A) del Milan comporta da Giorgio Bianchi e Alfredo Magni. Attenzione, però, il club manager è un certo Christian Abbiati, che se volesse rimettere i guanti non sarebbe male, ma non ditelo ai Donnarumma (e Storari), visto che la tensione è già particolarmente alta in casa rossonera. 

Christian Abbiati, club manager del Milan (getty)

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E ora siamo pronti. Quali potrebbero essere i preparatori dei portieri che nella realtà potrebbero rivelarsi pronti a scendere in campo? Eccoli qua, e tutti gli estremi difensori della serie A possono fare gli scongiuri del caso. Partiamo dall'Udinese, dove il 44enne Alex Brunner, storico ex portiere del Como, tra le altre, avrebbe tutte le carte in regola per tornare in campo (forse però non altrettanta voglia, ndr). Alla fine la differenza di età con Albano Bizzarri sarebbe di appena 4 anni. Ci sarebbe anche David Dei, 43enne del Cagliari, e con i sardi con più di qualche problema fisico per Rafael e Cragno, dovrebbe tenersi pronto. Età simile, 44 anni, per il preparatore dei portieri del Genoa, Alessio Scarpi, nome stranoto tra i fantallenatori, in quanto fu uno dei rarissimi 10 in pagella della storia quando "salvò una vita, non un gol": quella di Grassadonia, attuale allenatore della Pro Vercelli, che in quella partita contro l'Udinese venne salvato dal massaggio cardiaco del suo portiere. C'è poi  Alejandro Rosalen Lopez, unico preparatore straniero in Italia. Il 40enne spagnolo, portato a Firenze da Paulo Sousa, però, ha già interrotto prematuramente la sua carriera da portiere per dedicarsi agli studi di scienze sportive. Motivo per cui molto probabilmente non riscenderebbe in campo da numero 1.

Lorenzo Squizzi in uscita su Giuseppe Mascara (getty)

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 Altro "giovane" potenzialmente ancora utilizzabile è Lorenzo Squizzi, 43enne del ChievoVerona. Fresco ex, con differenza di età ridotta con il titolare Sorrentino. Ultimo nome, il più giovane in assoluto, è anche uno degli ultimi arrivati. Dopo la parentesi Baroni, De Zerbi ha voluto Francesco Farioli per preparare i portieri del Benevento. 28enne arrivato dalla nazionale del Qatar, è il "Nagelsmann" dei preparatori. Potrebbe tranquillamente giocare per età ma non altrettanto forse per qualità. I suoi allenamenti però sono all'avanguardia e anche molto social. Per ora Brignoli è passato agli onori delle cronache per il gol segnato, ma occhio anche alle sue parate.