Nulla a che fare col tedio di quel campionato di fine millennio quando a Napoli un paio di migliaia di spettatori fecero da contorno desolante a una diserzione collettiva davanti a un Napoli irrimediabilmente perduto. Nulla a che fare con le gare a Monza di B e nessun precedente in A in Lombardia.
Adesso il Napoli giocherà a Monza da campione d’Italia. Come nel 1991 quando Maradona si allenò a Monzello in vista della sfida di campionato col Milan. E i lombardi ospiteranno i nuovi campioni da squadra in salute e da felice rivelazione della stagione. Gli uomini di Palladino vengono da tre vittorie e due pareggi nelle ultime cinque gare di campionato. Il Napoli è reduce dal successo con la Fiorentina e da altrettanti risultati utili consecutivi. Entrambe le formazioni hanno viaggiato a vele spiegate verso obiettivi differenti, ma soddisfacenti per due allenatori che hanno espresso un calcio di qualità e di coraggio.
Il Monza, che al Maradona ha rimediato una sonora sconfitta per 4-0 nella partita di andata, ha messo in difficoltà tutte le grandi (i biancorossi hanno battuto la Juventus in tutte e due le gare di campionato) e rispetto all’attuale classifica sono in piena corsa per l’ottavo posto, attualmente diviso in condominio con Fiorentina, Udinese, Bologna e Torino (tutte a 46 punti).
L’appuntamento col Napoli presenta un’occasione di prestigio e di opportunità di fare grande continuità a un rendimento che negli ultimi mesi è stato quasi di vertice se si considera la media punti dell’ultimo periodo. Inoltre, senza preoccupazioni di classifica, i lombardi hanno la possibilità di affrontare la gara coi partenopei con la stessa filosofia di gioco mostrata fino a questo momento. Un sistema tattico improntato sull’iniziativa e sulla rapidità, senza eccessi difensivi e con diversi spunti di qualità.
Palladino dovrebbe affidarsi alla linea in tre in difesa, a Ciurria e Carlos Augusto esterni di centrocampo e Sensi e Caprari a supporto di Petagna. Spalletti potrebbe far giocare Bereszynski, recuperato dopo il lungo infortunio, con qualche inserimento insolito sia a centrocampo che in attacco. Gaetano e Zerbin potrebbero partire da titolari, con Elmas sulla destra e Osimhen in attacco.
La gara di Monza potrebbe presentare un tema tattico aperto e privo di timori, per due squadre che si affronteranno con stimoli sereni e privi di preoccupazioni. E mai come in questo momento gara più interessante avrebbe potuto trovare condizioni ideali per esprimersi con spensieratezza.