L'esperienza contro la freschezza. In questa Serie A, dove nelle ultime stagioni si è osato un po' di più nel dare fiducia ai ragazzi, come se la cava la top 11 più anziana e quella più giovane, stilate secondo le fantamedie? Intanto va premesso che le formazioni messe in piedi non hanno grossi elementi a sorpresa,  ma soprattutto che la vecchia guardia, soprattutto in attacco, regge ancora magnificamente botta. 

Partiamo proprio da questa, schierata col 3-4-3 (tra parentesi: squadra, anni e fantamedia):

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In porta, la copertura è facile da intuire ed è quella dell'eterno Buffon (Juventus, 40 anni) e una fantamedia di 5,69. Finora ha giocato 16 volte e ha incassato 10 reti.
Davanti al capitano bianconero, linea a tre composta da: Burdisso (Torino, 37, 5,86), Maggio (Napoli, 36, 6,22), Barzagli (Juventus, 36, 6,12). Il difensore granata conta 18 presenze e ben 5 cartellini gialli. Il terzino azzurro ha avuto modo di giocare poco in questa stagione e conta 12 presenze per lo più da subentrato.  Il pari età Barzagli, ha collezionato 16 caps e ha all'attivo un assist.
Il centrocampo è composto da: Cossu (Cagliari, 37,5,7), De Rossi (Roma, 34, 5,58),  Luca Rigoni (Genoa, 33, 6,17) e Barreto (Sampdoria, 33, 5,68). Il cagliaritano conta solo 5 presenze. Il centrale giallorosso invece 17, con all'attivo un gol, un assist, ma fin troppi cartellini, sette, con 6 gialli e un rosso. Rigoni è sceso in campo 21 volte, ha fatto due gol e due assist, ma pure per lui i cartellini sono la nota dolente, con 5 ammonizioni. Per ultimo, perchè il meno anziano tra i quattro, il doriano con 22 presenze, un gol, 4 gialli e un'espulsione.
Davanti, il vero pezzo forte con: Quagliarella (Sampdoria, 35, 8,34), Antenucci (Spal, 33, 7,42), Palacio (Bologna 6,76). L'attaccante doriano quest'anno è in grandissimo spolvero: 29 match giocati, 11 reti, 5 asssit. Nei rigori si è rivelato implacabile, con uno score di 7 centri su 7 tiri. La punta biancazzurra ha collezionato 25 presenze, 5 reti e 5 assist. L'ex Inter ora in Emilia, è un giocatore di fiducia di Donadoni, con 21 caps, 4 gol e 2 assist. Facile al cartellino, con 6 ammonizioni. 

Ora è il turno del top 11 più giovane, schierato anch'esso col 3-4-3 (tra parentesi: squadra, anni e fantamedia):

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In porta, non c'è Donnarumma, bensì Meret (Spal, 21, 5,75). L'estremo difensore ha difeso i pali 10 volte e subito 13 reti: una media non proprio da buttare se contestualizzata ad una squadra di appartenenza che sta lottando duro per la salvezza. Tra l'altro, ha parato ben 2 rigori fino ad ora. 

In difesa: Bastoni (Atalanta, 18, 6), Pereira (Genoa, 20, 5,88), Calabria (Milan, 22, 6,32). Eccezion fatta per il milanista, le altre due pedine mettono insieme poche presenze. Bastoni, infatti, ha solo esordito in Serie A, mentre il genoano 4. Calabria è uno degli elementi più sorprendenti della squadra di Gattuso e conta 14 presenze, 1 rete e un assist. Unica macchia, il cartellino rosso. 
In mezzo al campo: Diawara (Napoli, 21, 6,46), Mandragora (Crotone, 21, 6), Cassata (Sassuolo, 21, 6) e Bentancur (Juventus, 21, 5,81). Il match winner di Napoli-Chievo 2-1, è sceso in campo 13 volte, ha all'attivo solo una rete, quella ai clivensi per l'appunto, e un assist. Il centrocampista rossoblu è una presenza da titolare fissa nella compagine guidata da Zenga: 29 caps, 2 reti  e 6 cartellini gialli. Cassata ha giocato solo ha all'attivo una rete e anche un'espulsione. L'uruguaiano bianconero sta cercando di ritagliarsi spazio e infatti ha giocato finora 8 volte. 
In avanti, tridente composto da: Pellegri (Genoa, 17, 7,25), Cutrone (Milan, 20, 7,07) e Tumminello (Crotone, 20, 7,5). Il milanista è sceso in campo 21 volte e ha segnato già 7 reti, più un assist. Assieme al compagno Calabria, andrà a costituire l'ossatura del Diavolo che verrà. La punta genoana, invece, non è ancora maggiorenne, ha solo 4 caps ma ben due gol fatti. Un exploit molto simile a quello di Tumminello che conta 3 match giocati, una rete e un assist. 

In ultima analisi, abbiamo fatto "le medie delle fantamedie" dei due top 11: la più anziana si attesta sul 6,32, la più giovane sul 6,36. Per quanto possa essere solo un dato numerico, che non tiene troppo in considerazione un numero minimo di presenze, le due formazioni non si discostano molto. Solo che tra i due reparti avanzati, il tridente degli ultratrentenni, straccia - e non potrebbe fare diversamente - quello dei ragazzi.